L’autovelox vi ha “beccato” per la guida oltre i limiti di velocità? Se non avevate visto la volante, perché nascosta dietro un albero, la multa è nulla. A decidere a favore dell’automobilista multato su un ricorso basato su questa motivazione è stata la Corte di Cassazione con sentenza n.25392/2017.
Il principio di base è che il conducente che supera i limiti di velocità deve comunque essere messo nelle condizioni di sapere con anticipo se più avanti è possibile incontrare una volante della polizia con autovelox.
Si tratta di una sentenza che interesserà molti automobilisti che non sono riusciti ad evitare l’autovelox proprio perché la macchina della polizia non era visibile neanche a distanza ravvicinata perché coperta da colonne, ponti, alberi, cespugli o da un’altra automobile privata (la cd auto civetta) etc.
Possono sembrare obblighi assurdi: se c’è l’autovelox perché segnalare prima la volante e fare in modo che questa sia visibile? Non di certo per favorire chi ha il piede pesante sull’acceleratore e guida superando i limiti di velocità. Queste regole servono, a ben vedere, ad evitare un pericolo ancora più grande per la sicurezza stradale, ovvero quello di frenate improvvise per scendere sotto i limiti.
E se i controlli autovelox servono a sensibilizzare gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità è innegabile che le multe rappresentino un’entrata per le casse del Comune quindi prevedere il cartello di segnalazione e imporre alla volante dotata di autovelox mobile di essere visibile, serve anche in quest’ottica ad evitare applicazioni troppo severe dei controlli volti esclusivamente a fare cassa a danno degli automobilisti che a volte superano i limiti di velocità di poco e avrebbero fatto in tempo a scendere al di sotto della soglia massima consentita qualora l’autovelox fosse stato adeguatamente segnalato e visibile.