La truffa telefonica del Si, a quanto sembra, ha molte varianti e tutte hanno lo scopo di far dire SI al malcapitato per registrare la sua voce e inserire, successivamente le risposte affermative all’interno di un contratto vocale per la fornitura di energia elettrica o per i servizi di un operatore telefonico o per attivare servizi a pagamento cui la vittima darebbe il consenso.
Ma basta davvero soltanto il SI della registrazione vocale per essere incastrati in qualche contratto di cui non si conosce neanche l’esistenza?
Per qualcuno queste assurde telefonate in cui una fidanzata gelosa, l’automobilista che ha trovato il numero di telefono e accusa per avergli rovinato la macchina, il canone Rai, i solleciti delle rate scadute dei finanziamenti spingono la vittima a parlare per estorcergli in qualche modo un SI non sono delle truffe ma scherzi telefonici poiché i contratti telefonici registrati non hanno alcun valore.
Registrazione vocale di un contratto: è valida?
La verità, come spesso accade, sta nel mezzo: la registrazione vocale di un contratto, infatti, ha valore solo se confermata da un contratto scritto. Questo però, non significa che in attesa dell’invio del contratto scritto e firmato, quello registrato telefonicamente non abbia efficacia. Un contratto telefonico, infatti, può essere concluso anche oralmente con registrazione telefonica anche se la compagnia, successivamente, ha l’obbligo di inviare al cliente una copia dello stesso contratto scritto con tutte le condizione ottenendo, poi, dal cliente, una copia controfirmata. In caso la compagnia non abbia copia del contratto scritto controfirmato dal cliente, quest’ultimo può recedere in qualsiasi momento senza rispettare i termini di scadenza e preavviso.
Truffa del Si: cosa fare
La Truffa del Si, quindi, è possibile poiché il contratto telefonico ha valore nell’immediato anche se la vittima vi può porre rimedio facilmente in tempi brevi.