Dopo il divorzio sono molte le persone che, aldilà delle ripercussioni psicologiche del fallimento del matrimonio, si trovano a vivere in condizioni di disagio economico. Nonostante l’abbandono del principio del mantenimento del tenore di vita consacrato dalle ultime sentenze di merito, gli ex coniugi separati o divorziati che vivono in condizioni di difficoltà economiche resta alto. Da un lato ci sono quelli tenuti al mantenimento dell’ex coniuge e che fanno fatica a rifarsi una vita dovendo versare gli assegni, dall’altro ci sono alcuni aventi diritto al mantenimento che però si scontrano con i mancati pagamenti dell’ex e quindi non hanno una fonte di sostentamento dopo il divorzio.
Separazione e divorzio: gli aiuti regionali
L’ultima regione in ordine di tempo ad avere approvato un piano di interventi a sostegno dei divorziati in difficoltà economica è la Puglia.
A spiegare in che cosa consiste in concreto la misura è il primo firmatario Giandiego Gatta: assistenza economica e mediazione familiare, prestiti senza interessi o a tasso agevolato e rimborso dei ticket sanitari. Rientrano, inoltre, nel pacchetto a sostegno dei divorziati la previsione di accordi con le “”Agenzie Regionali per la Casa e l’Abitare” e di incentivi ai Comuni che mettono a disposizione immobili a canone concordato per fornire aiuto nella ricerca di un alloggio dignitoso.
Rispettivamente la Regione Puglia ha previsto un investimento iniziale di 140 mila euro per il rimborso dei ticket sanitari e il finanziamento di prestiti a tasso agevolato e 350 mila euro come contributo ai Comune per alloggi pubblici messi a disposizione per la locazione a canone concordato e come fondo di sostegno per gli inquilini morosi incolpevoli.
Abbiamo anticipato che la Puglia è l’ultima in ordine cronologico delle regioni che hanno previsto piano a sostegno di chi deve affrontare un divorzio nonostante le difficoltà economiche.
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