Legge 104 e congedo lavorativo, il quesito di un nostro lettore:
Gentile signora, sono venuta a conoscenza di una possibilità per chi assiste un familiare disabile. In concreto, è vero che c’è la possibilità di prendere aspettativa per un massimo di due anni ancorché frazionato in periodi? La ringrazio tantissimo. Paolo
La legge riconosce un congedo dal lavoro per chi assiste i familiari portatori di handicap con legge 104, diversi dai permessi giornalieri o permessi ad ore.
Legge 104, il congedo straordinario legge 151 ha una durata biennale e può essere usufruito anche in maniera frazionata.
Legge 104 e congedo a lavoro, chi può farne richiesta
Il congedo straordinario legge 151 spetta ai lavoratori dipendenti del settore privato o pubblico. La legge prevede un rigido ordine di priorità dei soggetti aventi diritto a fruirne, secondo il seguente ordine:
- i genitori che hanno figli disabili che si trovano in una situazione di handicap grave (legge 104 art. 3 comma 3), rientrano anche i figli adottivi o affidatari;
- il coniuge, il convivente di fatto e le unioni civili. Nella scala della parentela rientrano i parenti o affini di secondo grado che si trovano in situazione di handicap grave.
- i parenti o affini al terzo grado solo se conviventi con il familiare con handicap grave se gli aventi diritto sono mancanti o affetti da patologie invalidanti certificate.
Legge 104 e congedo a lavoro, chi non può farne richiesta
Il congedo straordinario legge 151 ha la durata di due anni e viene concesso per assistere il familiari con disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104, non va confuso con i permessi legge 104, che riguardano tre giorni lavorativi retribuiti al mese.
La normativa chiarisce che può fare richiesta del congedo straordinario uno dei figli conviventi con il familiare in situazione di handicap grave, nel caso in cui il coniuge convivente sia affetto da patologie invalidanti certificate, oppure quando sia mancante.
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