I buoni fruttiferi postali di Poste Italiane sono titoli emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti (società per azioni controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) e garantiti dallo Stato. Essi possono essere sottoscritti e rimborsati in qualsiasi ufficio postale italiano. Anche il libretto di risparmio postale è emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti ed è garantito dallo Stato. Una delle sue caratteristiche principali è il fatto che non può essere pignorato. Ci si chiede, però, se l’imposta di bollo viene applicata su di essi.
Buoni fruttiferi postali di Poste Italiane
Il 31 dicembre di ogni anno sui buoni fruttiferi postali viene determinata l’imposta di bollo. I buoni, il cui valore di rimborso complessivo non supera i cinquemila euro, sono esentati dal suo pagamento. Per calcolare l’imposta di bollo vengono fissate delle aliquote che sono: per l’anno 2012 dell’1 per mille, per l’anno 2013 dell’1,5 per mille ed infine per l’anno 2014 del 2 per mille. Il valore da considerare per calcolare l’imposta di bollo sarà sempre quello nominale e si dovrà considerare l’esenzione sarà calcolata sul valore del rimborso dei buoni sempre al 31 dicembre.
Qualora si abbia più di un buono dematerializzato, l’imposta si calcolerà sul valore di rimborso di tutti i buoni che avranno la medesima intestazione. Resteranno esclusi, infine, i buoni il cui valore di rimborso comprensivo di interessi sarà inferiore a cinquemila euro.
Libretto di risparmio postale
L’imposta di bollo sul libretto di risparmio postale non sarà applicata se la giacenza media dei libretti con la stessa intestazione o cointestazione non supererà la cifra di cinquemila euro. Ciò per le persone fisiche. Nel caso essi siano intestati ad una persona giuridica il costo sarà pari a cento euro indipendentemente dal saldo. L’imposta annua da pagare, qualora si superi la soglia su indicata, sarà di 34,20 euro.
Quest’ultima, infine, si applicherà anche ai libretti postali dedicati ai minori così come accade ai conti correnti per minori. Anche in questo caso il libretto di risparmio sarà esente dal pagamento dell’imposta se la giacenza media annua sarà inferiore alla cifra di 5000 euro. Leggete anche: Buoni Fruttiferi Postali e risparmio tradito, la storia si ripete.