La sharing economy dilaga e non si tratta più soltanto di condividere un passaggio in auto o un parcheggio per risparmiare, ormai il concetto di economia condivisa va ben oltre e coinvolge case, viaggi, libri, vestiti, biciclette e persino attrezzi. E’ il risultato di una ricerca svolta da Car2go che sottolinea come solo un oggetto sembra, per così dire, incondivisibile: il caro vecchio cellulare.
I 10 oggetti più amati per la sharing economy
Lo studio di Car2go, provider di automobili condivise a flusso libero controllato dal tedesco Daimler, ha voluto esaminare quali sono i beni e i servizi che gli individui sono disposti a condividere, un modo per risparmiare, per evitare sprechi ambientali e nello stesso tempo far provare quel senso di appartenenza di cui la sharing economy va fiera.
- L’automobile. La macchina è in pole con 2,9 milioni di utenti segnalati da Car2go e 22 milioni di noleggi. La condivisione dell’auto è un fenomeno sempre più in crescita, con il costo in netta salita del carburante, d’altronde, non potrebbe essere altrimenti.
- Il viaggio in auto. La seconda posizione è per uno dei servizi condivisi più amati. Basti pensare al caro Uber, che ha dato filo da torcere ai taxisti. A proposito di taxi bisogna tenere conto di Mytaxi, l’app che consente di mediare il passaggio e che vanta 40 milioni di viaggi annui.
- L’appartamento (o la casa). Che sia per viaggio, lavoro o esperienza personale anche condividere le mura domestiche non è più un problema basti pensare al Couchsurfing o a piattaforme come Airbn, ormai ben noti anche in Italia.
- Il parcheggio o meglio il parcheggio condiviso. Sicuramente una realtà sempre più presente in un mondo dove cercare il posto per la macchina è molto spesso un incubo.
- La bici. Con il bikesharing si raggiungono cifre da capogiro per ciò che riguarda la condivisione e il noleggio di biciclette in città, un mezzo ecologico e salutare per spostarsi. Ne sa qualcosa CitiBike che conta 14milioni di spostamenti annui.
- Gli utensili. Gli oggetti di uso comune che però non vengono utilizzati tutti i giorni si prestano bene alla sharing economy tanto che stanno nascendo piattaforme apposite.
- Le scrivanie. In pochi si sarebbero aspettati di trovare anche una scrivania o comunque uno spazio di lavoro. Nascono così piattaforme come ShareDesk per noleggiare stanze ad ore per lavorare. Si tratta di un’idea che piace anche alle aziende per tagliare i costi.
- Libri. Basti pensare alla biblioteca e il concetto di prendere in prestito un libro per capire piattaforme come BookMooch, che senza tanti giri di parole consente di condividere i libri.
- Abbigliamento. Un fenomeno tutto americano in cui molte donne hanno l’abitudine di indossare una o due volte un abito per poi lasciarlo nell’armadio. Più facile allora noleggiare vestiti come permette di fare RentaRunway, una realtà americana di successo.
- Praticamente tutto. Alcune piattaforme consentono di condividere davvero tutto, persino giochi da tavolo o attrezzature sportive.
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