Nuovo emendamento presentato alla Legge di Bilancio 2018 che potrebbe portare al pensionamento anticipato di 7 anni rispetto ai 67 anni previsti nel 2019 per la pensione di vecchiaia o per la pensione anticipata. Vediamo, quindi, di cosa si tratta e a chi è rivolta l’eventuale misura.
7 anni di anticipo sulla pensione
L’emendamento permetterebbe il pensionamento anticipato di 7 anni per il triennio 2018 -2020 per coloro che rischiano di restare disoccupati in età avanzata e con difficoltà di trovare una nuova occupazione. La misura, quindi, è finalizzata a permettere il pensionamento a 60 anni per coloro che firmeranno accordi di uscita con i datori di lavoro con più di 15 dipendenti e con piani di esubero in corso del prossimo triennio.
Anche la Legge Fornero consentiva un’opzione simile ma con un pensionamento anticipato di massimo 4 anni dalla data di accesso alla pensione di vecchiaia mentre con il nuovo emendamento è esteso a 7 anni e si apre anche alla pensione anticipata per chi possiede 37 o 38 anni di contributi versati.
Questa misura, nel 2018, si andrebbe ad aggiungere all’Ape volontaria, che nei prossimi mesi dovrebbe finalmente diventare operativa, e alla Rita che in caso di inoccupazione superiore ai 24 mesi consentirebbe l’accesso al proprio montante sotto forma di rendita con 10 anni di anticipo.