Quota 41 lavoratori precoci: con l’assegno di invalidità la pensione anticipata spetta?

L'assegno ordinario di invalidità può essere ostativo per il riconoscimento della quota 41 dei lavoratori precoci?
7 anni fa
1 minuto di lettura
Sono invalido al 75%  e percepisco l’assegno di invalidità Inps dal 1993 ed ho un lavoro come invalido. Ho quasi 41 anni di contributi  ed ho chiesto informazioni per aderire all’Ape precoci invalidi  e mi è  stato detto che se ho già  un assegno  di invalidità  non posso aderire e devo aspettare,  sono a 67 anni, io ora ne ho 56 e non so se dopo 5 interventi al cuore posso aspettare tanto ….. oppure potrei avere un’ invalidità  totale che per ora non mi spetta, qualcuno cercherà  di cambiare le cose facendo notare tutto ciò? 
Grazie, Luciano 61.

Al riguardo la normativa non è affatto chiara e le informazioni non sono state ben riportate.

Andando a leggere risposte date a quesiti simili al suo le risposte appaiono discordanti e proprio per questo abbiamo cercato di studiare a fondo la normativa in questione.

La quota 41 per i lavoratori precoci è stata prevista dall’articolo 1, comma 199 e seguenti della Legge di Bilancio 2017 e prevede la possibilità di accedere alla pensione anticipata con un requisito contributivo ridotto per coloro che hanno iniziato a lavorare prima del compimento dei 19 anni di età.

Per accedere al beneficio si devono, però, possedere almeno 12 mesi di contributi versati prima del compimento dei 19 anni di età ed essere in una delle condizioni specificate dall’articolo in questione (disoccupazione, caregiver, invalidi, lavoratori gravosi).

Non è specificato in nessun passaggio della normativa che la possibilità di accedere al beneficio è precluso a coloro che sono beneficiari di assegno ordinario di invalidità e la cosa è abbastanza indicativa, visto che per l’Ape sociale l’incompatibilità è ben specificata: all’Ape sociale non possono accedere coloro che percepiscono AOI.

Nella pagina dedicata INPS, anzi, si legge, proprio nella sezione dedicata all’incumulabilità e all’incompatibilità del beneficio per i lavoratori precoci  che “Il beneficio è compatibile esclusivamente con il riconoscimento, in favore dei lavoratori sordomuti e degli invalidi per qualsiasi causa, ai quali è stata riconosciuta un’invalidità superiore al 74%, ovvero ascritta alle prime quattro categorie della tabella A allegata al testo unico delle norme in materia di pensione di guerra, del beneficio di due mesi di contribuzione figurativa, fino al limite massimo di cinque anni, per ogni anno di servizio effettivamente svolto presso pubbliche amministrazioni o aziende private o cooperative.

Il consiglio, quindi, è quello di presentare domanda non appena in possesso dei requisiti necessari per l’accesso alla quota 41 per i lavoratori precoci e vedere cosa l’Inps le risponderà al riguardo.

Per dubbi e domande contattatemi: [email protected]

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