Monetine da 1 e 2 centesimi addio: cosa cambia per i pagamenti in contanti

Stop alla produzione di monete da 1 e 2 centesimi: cosa cambia adesso per i pagamenti in contanti?
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7 anni fa
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Monetine da 1 e 2 centesimi addio. Dal 1 gennaio 2018 è stata sospesa la produzione delle famose monete di taglio piccolo. Se ne parlava già lo scorso anno in riferimento alla disposizione della cosiddetta manovra correttiva di Aprile 2017. Da quest’anno, insomma, la produzione di monetine da 1 e 2 centesimi è stata stoppata anche se quelle vecchie rimarranno in circolazione. Non è una notizia che spaventa considerando che per molti italiani erano soltanto un peso in più nel portafoglio, spesso non venivano accettate nemmeno dalle macchinette per la sosta dell’auto.

Cosa cambia adesso per i pagamenti?

Stop alle monetine da 1 e 2 centesimi, ma ora cosa cambia per i pagamenti?

Lo stop del conio delle monetine, mano a mano, avrà lo scopo di eliminare anche quelle in circolazione, anche se per questo sicuramente ci vorranno anni. Come spiega l’Aduc, per i pagamenti in contanti, l’importo va arrotondato al multiplo di cinque centesimi più vicino, per eccesso o per difetto. Questo significa che se un importo totale ci viene a costare 10,42 euro si pagherà 10,40 mentre se l’importo è 10,48 euro si va a pagare 10,50 euro. Il riferimento è per gli importi complessivi, quindi il totale presente in scontrino e non un prodotto singolo. Secondo la legge, inoltre, questa regola vale anche per gli incassi e i soggetti pubblici devono permettere l’arrotondamento senza altre disposizioni. Questo significa che al momento di pagare, il negoziante dovrà accettare l’importo arrotondato come precisato dalla legge per i pagamenti in contanti.

Sorveglianza dei prezzi

E’ prevista anche la sorveglianza dei prezzi da parte del Garante in merito alla variabilità di questi dopo la decisione sullo stop, le anomalie vanno segnalate al Ministero dello sviluppo economico che, a sua volta, riferirà all’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Per il negozio, in ogni caso, c’è sempre l’obbligo di dare la possibilità al cliente di poter pagare con il bancomat o carta di credito per importi superiori a 30 euro, nel caso di pagamenti elettronici il centesimo si pagherà per intero.

Si ricorda, infine, che le monete in circolazione avranno comunque valore legale anche nel periodo di sospensione purché vengano messe insieme per arrivare ai 5 centesimi.

Leggi anche: Monete da 1 e 2 centesimi: addio dal 1 gennaio 2018, effetti sull’economia

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