Legge 104 assistenza familiari disabili: si può chiedere quali orari di lavoro fare?

Il lavoratore che assiste familiare con handicap grave non ha diritto di scegliere il proprio orario di lavoro.
7 anni fa
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Legge 104

Salve, io ho la 104 per entrambi i genitori, convivo e non chiedo di fare il part-time ma sempre il turno del mattino. Prima lavoravo su tre turni, mattina, pomeriggio, notte ma quando non ce l’ho fatta più e ho chiesto esenzione notturna in quanto titolare di 104 mi hanno demansionata e messa al giornaliero creandomi non poche difficoltà. Ho cominciato a mettere avanti molti permessi pomeridiani…non volevano concedermi turno mattino perché in quel reparto sarei stata sola, per il momento hanno messo una persona che è contenta di fare sempre il turno del mattino….ha un contratto a termine questa persona…

La mia domanda è:

Vista la mia situazione, il demansionamento, non chiedo il part-time….sono tenuti a organizzarsi per farmi fare sempre il turno del mattino e mettermelo per iscritto in modo che poi non possono cambiare idea? Questo finché mi occupo dei miei genitori?

 

Per  genitori e familiari che assistono persone con grave disabilità ai sensi della legge 104 ci sono delle agevolazioni sul lavoro.

La normativa prevede che il lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della legge n. 104/92 (art. 53, Decreto Legislativo n. 151/2001, che riprende il testo dell’art. 5, commi 1 e 2, lettere a) e b), della legge 9 dicembre 1977 n. 903) non sia tenuto a prestare lavoro notturno dalle ore 24:00 alle ore 6:00.

Lo stesso lavoratore, inoltre, ove possibile, ha la facoltà di scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e di non essere trasferito senza il proprio consenso presso altre sedi.

I lavoratori che assistono familiari con handicap grave in base alla legge 104 articolo 3 comma 3, hanno inoltre il diritto di avere 3 giorni di permessi retribuiti al mese per assistere il familiare disabile (per ogni familiare disabile che assistono poiché questi permessi sono cumulabili) e di poter chiedere, una sola volta nella vita lavorativa di un congedo straordinario retribuito di 2 anni (continuativo o frazionato) per assistere il familiare.

Da nessuna parte della normativa, però, è stabilito che il lavoratore che assiste familiare con handicap grave abbia la possibilità di scegliere quale orario di lavoro svolgere (se il turno di mattina o quello di pomeriggio) anche se resta fermo il diritto di trasformare il proprio rapporto di lavoro da full time in part time.

Per dubbi o domande contattami: [email protected]

Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.

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