Isopensione: cosa è e a chi è destinata
L’isopensione non è una agevolazione rivolta al lavoratore quanto alle imprese: si tratta, infatti, di uno scivolo pensionistico che possono utilizzare le imprese in caso di eccedenza di personale. La legge di Bilancio 2018 ha innalzato gli anni di scivolo da 4 a 7 di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia e se prima, quindi, si poteva accedere 4 anni prima ora è possibili farlo con 7 anni di anticipo.
L’isopensione altro non è che un assegno all’esodo che le aziende possono utilizzare, quando hanno più di 15 dipendenti, per gestire gli esuberi del personale facilitando il pensionamento di coloro che sono più vicini all’età pensionabile. A fruire della misura, di solito, sono le aziende coinvolte in piani di ristrutturazione che hanno già in essere accordi sindacali con l’Inps. A poter accedere all’isopensione saranno, poi, i lavoratori che rientrano nell’accordo stipulato dall’azienda che prevede, tra l’altro, che per tutto il periodo di esodo l’assegno di isopensione di importo pari a quello del trattamento pensionistico sia versato al lavoratore dall’azienda.
Non è quindi il lavoratore a decidere se accedere o meno all’isopensione, ma l’azienda.
Contributi da riscatto
Non capisco perchè nel suo quesito mi parla del riscatto degli anni di laurea non essendo richiesti requisiti contributi per l’accesso all’isopensione, nel caso l’azienda decida di procedere in tal senso. Ma è bene sapere che i periodi che l’Inps permette di riscattare possono essere pagati anche a rate.
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