Buoni fruttiferi postali di Poste Italiane: quali sono i più convenienti?

Quali sono i buoni fruttiferi postali di Poste Italiane più convenienti? Ecco tutte le info.
7 anni fa
1 minuto di lettura

Il periodo di crisi che attanaglia il nostro paese prosegue per cui i piccoli risparmiatori cercano di salvaguardare ciò che hanno accumulato, con tanta fatica, in questi ultimi anni. Molti investono i loro risparmi nell’acquisto di buoni fruttiferi postali di Poste Italiane. Ma quali sono i più convenienti?

Buoni fruttiferi postali di Poste Italiane: che sono?

Innanzitutto, prima di investire il proprio denaro nei bfp occorre sapere cosa sono. Essi sono strumenti di risparmio grazie ai quali è sempre possibile ricevere indietro il capitale versato e gli eventuali interessi maturati.

I buoni sono un’esclusiva delle Poste Italiane e sono emessi dalla società per azioni a partecipazione controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il cui nome è Cassa Depositi e Prestiti.

I buoni fruttiferi postali sono uno strumento conveniente in quanto non hanno spese di commissione o gestione al netto della ritenuta fiscale pari al 12,50% sugli interessi che si sono maturati. Sono sicuri in quanto il rimborso può essere richiesto in ogni momento ed hanno anche una tassazione favorevole che è del 12,50%. Molto più bassa, quindi, di quella di altri strumenti finanziari.

Tipologie di buoni fruttiferi postali di Poste Italiane: quale scegliere

Esistono varie tipologie di buoni fruttiferi postali che si potranno scegliere in base alle proprie esigenze. Tra questi segnaliamo quelli chiamati “a tre anni plus” che sono la forma di risparmio ideale per chi desidera investire i propri risparmi per poco tempo ricevendo però un buon interesse. Oltre al vincolo dei tre anni, questo tipo di buoni fruttiferi postali consentono il rimborso del capitale che si è investito al netto degli eventuali oneri fiscali. Inoltre, rispetto a quelli tradizionali a tasso fisso, offrono un rendimento superiore per la medesima durata (0,40%). Le Poste ricordano che per tali buoni gli interessi vengono erogati alla scadenza. Infine essi godono di tassazione agevolata del 12,50% e sono esenti dalle imposte di successione.

I buoni ordinari, invece, sono quelli a tasso fisso con rendimento annuo lordo fino all’1,50% al ventesimo anno. La loro durata massima è di vent’anni ma in ogni momento è possibile avere il rimborso del capitale investito. Non presentano spese di gestione, rimborso o sottoscrizione e si ha sempre la sicurezza che il tasso di rendimento (fisso) cresca di anno in anno.

Leggete anche: Buoni fruttiferi postali di Poste Italiane: arrivano i nuovi 4 anni risparmiosemplice ma solo dematerializzati.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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