I libretti di risparmio postale di Poste Italiane sono degli strumenti per mettere al sicuro i propri risparmi. Essi sono infatti garantiti dallo Stato e non prevedono alcun costo di gestione o di apertura. Esistono anche i libretti giudiziari e quelli al portatore: ma che cosa sono?
Libretti giudiziari che sono?
I libretti di risparmio giudiziari di Poste Italiane possono essere emessi soltanto in forma cartacea a persone maggiorenni fisiche e a giuridiche nel corso di un procedimento giudiziario. In quest’ultimo caso essi possono essere aperti da avvocati iscritti regolarmente all’albo solo per somme depositate per concorrere agli incanti, dai soggetti incaricati dall’Autorità Giudiziaria e dall’Organo Giudiziario per denaro sequestrato durante procedimenti penali verso ignoti o anche per somme appartenute a cittadini italiani morti all’estero.
La disciplina applicata ai libretti di risparmio postale ordinaria si applica anche a questi tipo di libretti. I versamenti e i prelievi, poi, possono essere effettuati presso gli uffici postali abilitati qualora essi si trovino nei pressi di Corte d’Appello o Tribunali su richiesta dell’Autorità Giudiziaria e per finalità di natura cautelare. L’imposta di bollo ordinaria è di 2 euro per saldi superiori ai 77,47 euro.
Libretti al portatore: le info
Dal 4 luglio 2017 è vietato il trasferimento dei libretti al portatore. Qualora ne abbiate ancora qualcuno, esso dovrà essere estinto entro e non oltre il 31 dicembre 2018. Ricordiamo che tali libretti sono intestati a persone di un’età superiore ai 18 anni, capaci di intendere e di volere. Inoltre, essi possono essere anche intestati a persone giuridiche. In entrambi i casi dovranno comunque essere estinti entro la data prima comunicata. Il loro tasso annuo di interesse in vigore dal 18 febbraio del 2016 è dello 0,01%, il medesimo di quelli ordinari e di quelli giudiziari.
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