Valtur, nota società di villaggi vacanze, chiude. La crisi del quarto gruppo alberghiero in Italia era nota da tempo. La notizia della chiusura dei centri vacanza e il licenziamento dei lavoratori arriva come una doccia fredda, uno schiaffo per tutti coloro che avevano creduto in un futuro diverso per l’azienda. In Italia, come nel resto d’Europa, sono via via sempre più numerose le grandi aziende che vedono fallire il proprio progetto. Le conseguenze più gravi, come sempre, vengono pagate dai lavoratori, i quali rimangono il più delle volte senza un’occupazione dall’oggi al domani.
Il numero di lavoratori licenziati
Le maggiori testate giornalistiche italiane stanno ribattendo in queste ore la notizia dell’avvio – da parte della società Valtur – della procedura di licenziamento collettivo per più di 200 persone. Di queste, 108 hanno un contratto a tempo indeterminato, altre 123 sono invece quelle assunte con un contratto a tempo determinato, per un totale di 231 licenziamenti. Da parte del ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, è già arrivata la disponibilità all’incontro di quegli imprenditori che hanno manifestato il proprio interesse nell’acquisizione del marchio Valtur e nella gestione dei villaggi. I sindacati, di fronte al pericolo di una vendita definita a “spezzatino”, sono già sul piede di guerra. Anche il Mise pone l’accento sul concetto fondamentale di escludere soluzioni di liquidazioni per parti separate.
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I villaggi vacanze Valtur che resteranno chiusi la prossima estate
Sono stati riportati, intanto, i nomi dei villaggi vacanze della società Valtur che resteranno chiusi durante la prossima estate: Colonna Beach, Garden Club Toscana, Simeri, Torre Chia, Porto Rosa, Ostuni, Favignana, Capo Rizzuto.
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