Unire due appartamenti: la detrazione per i lavori è doppia?

Detrazione 50% lavori ristrutturazione: cosa succede in caso di più appartamenti da unire o di più proprietari dello stesso immobile? La risposta dell'Agenzia delle Entrate.
7 anni fa
1 minuto di lettura

Chi deve eseguire lavori di ristrutturazione per unire due appartamenti come deve regolarsi in termini di detrazione? Il tetto massimo di spesa resta 96 mila euro o raddoppia? Sul punto le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate sono chiare: ci riferiamo proprio a questa fonte ufficiale per rispondere ai dubbi di Roberta P. da Salerno:

“sto per eseguire dei lavori di ristrutturazione per unire il mio appartamento con quello che era dei miei genitori nello stabile di proprietà familiare. La detrazione del 50% si applica comunque entro la stessa soglia oppure raddoppia? Inoltre il proprietario del secondo appartamento, di cui abbiamo ricomprato la quota dei miei fratelli, è mio marito al 50%. Visto che lui è un lavoratore dipendente mentre io sono disoccupata mi chiedevo se può portare in detrazione lui l’intera spesa dei lavori oppure se la mia quota viene persa”.

Questo quesito ci permette quindi di risolvere contemporaneamente due aspetti sui quali molti lettori hanno dubbi.

Unire due appartamenti: come funziona e come si calcola la detrazione sui lavori di ristrutturazione

Prima di tutti, come sopra accennato, confermiamo che la detrazione spetta su un limite di spesa totale pari a 192.000 (96.000 x 2). La circolare n.121 del 1998 infatti ha precisato che si deve tener conto del numero iniziale di unità immobiliari. Nell’ipotesi prospettata quindi (ovvero accorpamento di due unità abitative pre-esistenti) il tetto di spesa viene raddoppiato. Al contrario se i lavori servono per il frazionamento in unità distinte di un appartamento unico, la detrazione viene concessa entro un tetto massimo di spesa di 96 mila euro.

Casa in comproprietà: chi può detrarre le spese?

Per quanto riguarda la possibilità di spartizione della detrazione tra comproprietari dell’immobile un’espressa previsione legislativa (art. 16 bis del Dpr 917/86) autorizza a portare in detrazione la spesa per i lavori non solo il proprietario ma anche chi sull’immobile vanti un diritto di proprietà o un diritto reale purché però sostenga effettivamente le spese tramite bonifico o sia intestatario delle fatture.

Speriamo che l’analisi di questo caso concreto sia utile per risolvere i dubbi in merito alla detrazione in caso di più immobili o di più proprietari dello stesso immobile. Per consulenze su casi simili non esitate a contattare la redazione all’indirizzo [email protected].

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Aumenti prezzi benzina e gasolio: sale il costo del carburante, c’è lo zampino dei ponti

Nuove offerte lavoro Ferrovie dello Stato
Articolo seguente

Nuove assunzioni Ferrovie dello Stato 2018: posizioni aperte ad aprile