Sono sempre più numerose in Italia le ditte edili con sede all’estero e spesso per risparmiare sui materiali che servono per i lavori di ristrutturazione, si fanno acquisti fuori dall’Italia, soprattutto est Europa. Quali regole si applicano per il riconoscimento della detrazione sui lavori di ristrutturazione in questo caso? Ci scrive con questo dubbio il signor Ivan C. che ha acquistato da una ditta straniera infissi in Romania, pagati con bonifico internazionale (quindi senza applicazione della ritenuta dell’8%).
Acquisto materiali lavori all’estero: come non perdere la detrazione
La circolare n. 43/2016 dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che è possibile mantenere la detrazione anche quando non è stata applicata la ritenuta dell’8% purché il pagamento sia stato fatto con bonifico. Nel caso di specie si legge che “non si pregiudica il diritto alle detrazioni fiscali 50% e 65% se, per effettuare il pagamento tramite bonifico, non si è utilizzata l’appropriata modulistica bancaria e questo non ha consentito alla banca stessa di applicare direttamente una ritenuta d’acconto dell’8% al beneficiario, cioè al fornitore”.
Del resto, come chiarito dalla DRE dell’Emilia Romagna, con la nota n. 909-519 del 9 gennaio 2015, se la ditta edile affidataria dei lavori non ha obblighi fiscali in Italia, non può essere imposta l’applicazione della ritenuta dell’8%.
Come si rimedia alla mancanza di ritenuta sul bonifico? Serve la collaborazione della ditta estera: bisogna infatti “ottenere dal fornitore una autodichiarazione in cui attesta di aver ricevuto le somme e di averle incluse nella contabilità dell’impresa”.
Con la circolare di due anni fa sopra citata quindi, l’Agenzia delle Entrate ha cambiato orientamento rispetto a quanto aveva sancito con la risoluzione 55/2012 in merito alla condizione della trattenuta per poter richiedere la detrazione sulla ristrutturazione (impostazione rigida confermata anche con la circolare 11/2014 in cui, ai fini della detrazione per la ristrutturazione, venivano considerati sanabili gli errori che non avevano compromesso l’applicazione della ritenuta di cui sopra).
Possiamo quindi, alla luce di quanto chiarito, confermare che l’acquisto di materiali edili all’estero, purché il pagamento sia fatto con bonifico, non pregiudica la possibilità di ottenere la detrazione fiscale sui lavori di casa. Il bonifico internazionale deve riportare il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la causale del versamento, mentre il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto beneficiario del bonifico possono essere sostituiti dal codice identificativo attribuito dal paese estero. Attenzione però perché la spesa dei materiali per ristrutturazione effettuata tramite carta di credito resta esclusa dalla detrazione sui lavori casa. Lo stesso ragionamento si applica per acquisti online da siti stranieri.