Tim, Tre Italia, Vodafone, Fastweb e Wind: la piaga dei servizi a pagamento abusivi prosegue ma che fare?

La piaga dei servizi a pagamento abusivi con Tim, Tre Italia, Vodafone, Fastweb e Wind prosegue: ma che fare?
7 anni fa
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Purtroppo la piaga dei servizi a pagamento “abusivi” prosegue senza sosta. Ora viene lanciata anche l’allerta sulla pagina web del Commissariato della Polizia Postale Online. Ma cosa si deve fare qualora ci si ritrovi il credito telefonico Tim, Vodafone, Wind, Fastweb, Tre o di altri operatori svuotato o ci si ritrovi con addebiti in bolletta non voluti assolutamente?

Servizi a pagamento non richiesti su Tim, Vodafone, Wind, Tre e Fastweb

Sempre più persone denunciano il fatto che si ritrovano a pagare costi per sevizi a pagamento che si attivano abusivamente sul proprio smartphone o telefono.

Il Commissariato della Polizia Postale ha lanciato l’allarme sulla sua pagina Facebook invitando a contattare immediatamente l’operatore telefonico di appartenenza sia esso Fastweb, Wind, Tre, Tim, Vodafone o altri (qualora capiti ciò) chiedendo non soltanto la disattivazione dei servizi a pagamento ma anche la restituzione del maltolto.

Qualora ci si ritrovi con il credito azzerato o con addebiti non richiesti, quindi, si dovrà chiamare immediatamente l’operatore telefonico di appartenenza e richiedere la disattivazione di servizi a pagamento non richiesti e la restituzione del denaro prelevato indebitamente. Solitamente gli operatori rimborsano i clienti per il danno subito ma qualora ciò non dovesse accadere si dovrà effettuare un reclamo formale. In esso ci dovrà essere anche una diffida nei confronti della società telefonica.

In caso di mancato rimborso per servizi a pagamento non richiesti che fare?

Qualora la società telefonica (sia essa Tim, Vodafone, Fastweb, Wind, Tre o altra) non risponda al reclamo fatto dal cliente o fornisca una risposta insoddisfacente si potrà agire legalmente nei confronti di essa previo tentativo di conciliazione. Essa avverrà dinanzi al Co.ReCom ovvero l’organo competente per regione o davanti ad un organismo abilitato a fare ciò.

Ricordiamo che ad oggi 15 maggio 2018 gli organismi di conciliazione paritetica iscritti nell’elenco apposito sono la Vodafone, la Tim, la Fastweb, PosteMobile, Teletu, Wind e Opitel.

Per chi non lo sapesse comunichiamo che la conciliazione paritetica è la procedura che è caratterizzata dalla presenza di due conciliatori: uno rappresenta il consumatore e l’altro l’azienda. Il ruolo di tali figure non è quello di stabilire chi abbia ragione tra i due ma di risolvere la controversia suggerendo una soluzione proficua per entrambi.

Leggete anche:  Vodafone e Wind: come fare per richiedere il blocco e il rimborso dei servizi a pagamento?.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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