Contratto metalmeccanici, aumento di 150 euro per i dipendenti assunti a tempo indeterminato

Welfare aziendale per un valore di 150 euro, previsto dal contratto metalmeccanico per i dipendenti a contratto indeterminato dal 1° giugno 2018, ecco come sarà ripartito.
7 anni fa
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Contratto metalmeccanico: le aziende al 1° giugno 2018, devono erogare strumenti del welfare del valore di 150 euro ai dipendenti assunti a contratto a tempo indeterminato, anche se si tratta di contratto di apprendistato.

Il valore dei 150 euro non potrà essere monetizzato, ma dovrà prevedere un piano welfare presso l’azienda, in base ad un accordo aziendale (regolamento interno).

Benefici Welfare per i lavoratori, e quali sono quelli esclusi

Possono beneficiare i lavoratori del settore metalmeccanico industria al welfare, i seguenti lavoratori, che hanno superato il periodo di prova e che sono in forza alla data del 1° giugno 2018 o successivamente assunti entro il 31 dicembre 2018, con le seguenti tipologie contrattuali:

  • contratto a tempo indeterminato, anche in apprendistato;
  • contratto a tempo determinato, con il quale abbiano maturato almeno 3 mesi, anche non consecutivi, di anzianità, ed esattamente dal 1° gennaio-31 dicembre 2018;
  • lavoratori somministrati in possesso dei requisiti previsti.

Lavoratori esclusi

Sono esclusi dal Welfare i lavoratori in aspettativa non retribuita né indennizzata nel periodo 1° giugno – 31 dicembre.

Sono esclusi, anche tutti i lavoratori che non sono lavoratori dipendenti (esempio: collaboratori, tirocinanti, partite iva, ecc.).

Per i lavoratori assunti con contratti par time non è stata prevista nessuna ripartizione.

Welfare aziendale: i premi da erogare

I lavoratori potranno decidere di destinare questo bonus al Fondo Cometa per la previdenza complementare o al Fondo MètaSalute per l’assistenza sanitaria integrativa. Se decidono di optare per questa scelta, devono seguire le regole e modalità previste dai medesimi Fondi, tenendo in considerazione che il costo massimo a carico dell’azienda non potrà superare i 150 euro.

L’azienda, visto il valore esiguo, potrebbe scegliere di erogarli in buoni spesa o simili, tipo buoni benzina.

Se l’azienda decidesse di erogare buoni spesa o buoni benzina, questi saranno esenti da imposte e contributi, nel periodo d’imposta in cui vengono erogati se non sono stati erogati altri buoni che complessivamente non superino la soglia di 258,23 euro.

Ricordiamo che in questi bonus va compreso anche il valore dei benefit come ad esempio l’auto assegnata al dipendente ad uso promiscuo, mentre non sono considerati nel totale i buoni pasto erogati al dipendente.

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