Assegni non trasferibili: dietrofront sulle riduzioni delle maxisanzioni e oblazioni

Dietrofront sulle riduzioni delle maxisanzioni e oblazioni: le multe saranno ancora salatissime per assegni senza dicitura "non trasferibile".
7 anni fa
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Brutte notizie arrivano per coloro che speravano di ricevere sgravi sulle maxi sanzioni riguardanti gli assegni privi della dicitura di trasferibilità. Il decreto legislativo antiriciclaggio, infatti, non contiene le norme atte a ridurre le pesanti sanzioni previste per gli assegni sprovvisti della clausola di non trasferibilità. Parliamo ovviamente di quelli che vanno dai 1000 euro in su.

Riduzioni maxisanzioni su assegni non trasferibili

Il nuovo Governo e Parlamento dovranno decidere se approvare le riduzioni sulle maxisanzioni per gli assegni sprovvisti della clausola di trasferibilità richieste nella precedente legislatura.

Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha approvato nei giorni scorsi in via definitiva il decreto antiriciclaggio nel quale non vengono menzionatigli sgravi. Ciò per la preoccupazione che l’inserimento di essi, potesse rappresentare un eccesso di delega rispetto alle finalità del decreto legislativo.

Ora che succede?

Al momento restano ancora valide le maxi sanzioni da tremila fino a cinquantamila euro in vigore dal 4 luglio per gli assegni privi della clausola di non trasferibilità. Qualora si volesse invece procedere con l’oblazione ovvero estinguere il reato pagando una determinata cifra questa andrà dai sei mila fino ai sedicimila seicentosessantasei mila euro.

La Legge non ammette ignoranza

La Legge stabilisce che l’uso di assegni trasferibili da mille euro in su è vietata. Questo significa che oltre i 999,99 euro essi devono riportare per legge la clausola “non trasferibile” e l’indicazione del beneficiario. Le multe per l’assenza di tale dicitura purtroppo stanno colpendo molti risparmiatori che hanno blocchetti di assegni di vecchia data che non li hanno mai utilizzati e li hanno staccati per importi superiori ai mille euro senza ricordare di scrivere non trasferibile.

Ma quindi come proteggersi? Il primo consiglio è quello di fare molta attenzione ai moduli di assegni che si conservano da molto tempo. Qualora essi non presentino la dicitura “non trasferibile” per importi uguali o superiori a mille euro la si dovrà apporre a penna sulla facciata dell’assegno.

Al momento comunque le Banche stanno consegnando ai propri clienti assegni con la dicitura “non trasferibile” prestampata per cui non vi è alcun problema.

Coloro che desiderano utilizzare assegni in forma libera per importi inferiori ai mille euro potranno farlo presentando una richiesta scritta alla propria Banca e pagando un’imposta di 1,50 euro ad assegno. Tale cifra è quella che la Banca versa allo Stato. Qualora non si voglia pagare quest’ultima si potrà continuare ad utilizzare l’assegno non trasferibile anche per importi inferiori ai mille euro.

Leggete anche: Assegni irregolari: ecco la differenza tra oblazione e sanzione e le info sui bonifici istantanei.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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