Mio fratello è deceduto a 58 anni.
Era dipendente delle F.S.
Era sposato e senza figli.
Gli eredi sono la moglie e tre fratelli.
A chi spetta il tfr e in quali proporzioni.
Il TFR maturato dal lavoratore defunto si devolve agli eredi come diritto proprio e non come diritto successorio. Questo significa che non rientra nell’attivo ereditario e gli eredi possono pretenderlo anche se decidono di non accettare l’eredità.
Il diritto all’eredità del TFR spetta al coniuge, ai figli e ai parenti entro il terzo grado (ed affini entro il secondo) se conviventi con il lavoratore deceduto.
Se il lavoratore era divorziato all’ex coniuge spetta il TFR e l’indennità di preavviso solo a patto che non sia risposato e percepisca assegno divorzile, in percentuale all’indennità di fine rapporto percepita dall’altro coniuge (40% dell’indennità totale riferita agli anni maturati nel rapporto di lavoro coinciso con il matrimonio).
Eredità TFR mogli e fratelli
Non facendo parte dell’eredità il TFR non va in successione e quest’ultimo deve essere corrisposto a moglie e figli. Nel caso a carico del lavoratore defunto ci fossero stati parenti entro il terzo grado o affini entro il secondo grado, avrebbero partecipato anche loro alla spartizione del TFR.
Nel vostro caso, quindi, essendo gli eredi soltanto moglie e 3 fratelli, a meno che i 3 fratelli non fossero a carico del defunto, il TFR spetta interamente alla moglie ( Art. 2122 cod. civ.).
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