La pensione anticipata si può ottenere con il requisito contributivo di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. L’alternativa, se si escludono quota 41 per lavoratori precoci, Ape sociale e Ape volontario, è quella di accedere alla pensione con l’età anagrafica di 66 anni e 7 mesi unitamente a 20 anni di contributi.
Pensione a 63 anni e 7 mesi
Non tutti però sanno che c’è la possibilità, in presenza di determinati requisiti, di poter accedere alla pensione sempre con 20 anni di contributi, come per la pensione di vecchiaia, ma con 3 anni di anticipo grazie alla pensione anticipata contributiva che permette, quindi, di pensionarsi a 63 anni e 7 mesi nel 2018 e a 64 anni nel 2019.
Questa opzione, però, è dedicata a coloro che non hanno contributi versati prima del 1 gennaio 1996 e che rientrano, quindi, interamente nel calcolo contributivo della pensione. I requisiti per accedere a questa opzione pensionistica sono molto stringenti e non bastano i 20 anni di contributi e i 63 anni e 7 mesi di età.
Cerchiamo di capire, insieme, quindi, chi può accedere a questa tipologia di pensione.
Pensione a 63 anni e 7 mesi: a chi è riservata?
La possibilità di anticipare il pensionamento di 3 anni a condizione di poter far valere una anzianità contributiva di 20 anni richiede i seguenti requisiti:
- 63 anni e 7 mesi di età nel 2018 (nel 2019 saranno necessari 64 anni)
- Almeno 20 anni di contribuzione effettiva, non saranno conteggiati contributi figurativi ma solo obbligatori, da riscatti e volontari
- Nessun contributo versato prima del 1 gennaio 1996
- Per accedere alla prestazione è necessario che l’assegno pensionistico maturato sia non inferiore a 2,8 volta l’assegno sociale Inps.
Questo significa che questo tipo di pensionamento è riservato a chi ha avuto carriere con retribuzioni elevate.