Congedo legge 104 per assistere il familiare con handicap grave, il quesito di una nostra lettrice:
Signora Tortora buongiorno, le vorrei chiedere: rientrata al lavoro dopo 2 anni di congedo parentale per genitore disabile, ho dovuto chiedere il part time per continuare ad assisterlo, dopo sei mesi ho chiesto altri sei mesi. L’azienda me l’ha concesso ma mi ha fatto firmare che al mio rientro a tempo pieno dovrò fare il turno spezzato, 9/12 15/18. È legale? Altrimenti dovrei cambiare il contratto a part time? ??? Grazie mille per la cortese risposta.
Congedo legge 104 per assistere il familiare disabile
Analizziamo tutte le possibilità lavorative in questi casi in base alla normativa vigente.
La normativa prevede che il lavoratore che assista un familiare con handicap grave, ai sensi della legge n. 104/92 (art. 53, Decreto Legislativo n. 151/2001, che riprende il testo dell’art. 5, commi 1 e 2, lettere a) e b), della legge 9 dicembre 1977 n. 903) non sia tenuto a prestare lavoro notturno dalle ore 24:00 alle ore 6:00.
Lo stesso lavoratore, inoltre, ove possibile, ha la facoltà di scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e di non essere trasferito senza il proprio consenso presso altre sedi.
I lavoratori che assistono familiari con handicap grave in base alla legge 104 articolo 3 comma 3, hanno inoltre il diritto di avere 3 giorni di permessi retribuiti al mese per assistere il familiare disabile (per ogni familiare disabile che assistono poiché questi permessi sono cumulabili) e di poter chiedere, una sola volta nella vita lavorativa di un congedo straordinario retribuito di 2 anni (continuativo o frazionato) per assistere il familiare.
La normativa non prevede che il lavoratore che assiste familiare con handicap grave, abbia la possibilità di scegliere quale orario di lavoro svolgere (se il turno di mattina o quello di pomeriggio) anche se resta fermo il diritto di trasformare il proprio rapporto di lavoro da full time in part time.
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