Patrocinio gratuito per assistenza legale ai cittadini con meno possibilità economiche di potersi difendere in tribunale, al pagamento, poi, provvede lo Stato.
Si accede al gratuito patrocinio se si è titolari di reddito imponibile non superiore a 11.528,41 euro (tali limiti sono adeguati ogni 2 anni in relazione alle variazioni dell’indice dei prezzi Istat). Se il richiedente convive con altri familiari il reddito si calcola sulla somma dei redditi di tutti i familiari conviventi ma il limite è aumentato di 1032,91 euro per ogni familiare convivente.
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Patrocinio gratuito: le categorie esenti
Sono escluse dalla soglia di reddito, alcune categorie:
- le vittime di reati di maltrattamenti in famiglia
- pratiche di mutilazioni degli organi genitali
- violenza sessuale di gruppo
- atti sessuali con minorenni
- stalking
- reati commessi ai danni di minori
Queste categorie, sono sempre ammesse anche se superano la soglia di reddito stabilita dalla legge.
La Corte di Cassazione interviene sulla formazione della soglia di reddito
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 26302/2018, ha sostenuto la legittimità del patrocinio gratuito se il reddito supera la soglia di legge a causa della sola indennità di accompagnamento, poiché tale sussidio deve solamente consentire al disabile condizioni di vita compatibili con la dignità umana e, quindi, non deve essere conteggiato nel reddito.
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