Lavori usuranti e gravosi: quali insegnanti vi rientrano?

Perché nei lavori gravosi sono state inserite solo delle categorie di insegnanti escludendone altre?
6 anni fa
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Tra i lavori usuranti rientrano solo le insegnanti della scuola dell’infanzia. Come mai? In attesa di sua risposta, cordialmente saluto.

 

Con la legge di Bilancio 2017 il governo ha preso in considerazione quei lavori stressanti a tal punto da essere definiti gravosi che non permettono lo svolgimento dell’attività fino al compimento dei 67 anni di età. Questo perché in alcuni casi è davvero impossibile e in altri poco onorevole per una società evoluta come la nostra.

Pensiamo, ad esempio, ad un facchino di 67 anni che dopo una vita a spostare merci sicuramente a 67 anni è talmente sfinito dal proprio lavoro da non poterne più.

Tra questi lavori, definiti appunto usuranti, sono stati inseriti anche i docenti di asilo nido e quelli della scuola dell’infanzia. La nostra lettrice ci chiede come mai queste tipologie di docenti e non altri.

Maestri d’infanzia lavoro gravoso

Veniamo ora alla scelta di inserire le insegnanti della scuola dell’infanzia e dell’asilo nido nei lavori gravosi escludendo gli altri insegnanti. Star dietro a 30 bambini con età compresa tra 0 e 3 anni e tra 3 e 5 anni non è sicuramente la stessa cosa che insegnare alle scuole elementari, medie e superiori. Senza nulla togliere ai docenti delle scuole primarie e secondarie, la responsabilità richiesta a chi si occupa dei bambini più piccoli è ben maggiore e logora non solo dal punto di vista fisico ma anche da quello mentale e la lucidità che serve per tenere sotto controllo 25 o 30 bambini con l’argento vivo che si muovono, che vogliono andare in giardino, che non stanno un attimo fermi e che rischiano in ogni istante di farsi male non è certo la stessa che esercita un’insegnante seduto dietro ad una cattedra. Forse, e dico forse, è questo il ragionamento fatto nell’inserire determinate categorie di docenti nei lavori gravosi piuttosto che altre.

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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti”

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