Rimborso contributi versati: quando è possibile?

Si può ottenere un rimborso per contributi da riscatto versati di cui non si ha più bisogno?
6 anni fa
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ricongiunzione contributi liberi professionisti

Gentilissima,
vorrei porre alla sua attenzione una caso personale che attiene la contribuzione INPS. Prima della Legge Fornero era possibile andare in pensione con almeno 35 anni, comprendendo la contribuzione da lavoro dipendente, autonomo e da contribuzione da riscatto. Ebbene nel 2001 ho chiesto all’INPS di riscattare un periodo di astenzione facoltativa ex DL 50£/92 perchè non chiesto da mia moglie quando naque mia figlia nel 1980, e lei non ha goduto dell’astenzione obbligatoria per maternità ( allora non esisteva ancora tale diritto per i commercianti).

Ho versato all’INPS n.26 settimane pagando oltre 3.800,00 euro. Dal momento che l’età pensionabile è aumentata e per l’anticipata occorrono almeno 42 ani e 7 mesi, o magari con la quota 100, che sta lavorando il nuovo governo CONTE, potrei anticipare il diritto perché ho superato il 64 anno di età (sono nato il 26.05.1954) ed ho una contribuzione INPS pari a 2040 settimane e per cui tale contribuzione da riscatto ora è diventata ininfluente, Le chiedo se posso presentare all’INPS una domanda di rimborso per le somme versate a titolo di riscatto; anche se so che questo non è possibile per i soli assicurati alla previdenza nella gestione separata (Legge Dini). Grazie!

 

La risposta al suo quesito, purtroppo, è negativa. I contributi volontari possono essere chiesti indietro solo quando sono stati versati indebitamente, successivamente alla scadenza, o erroneamente. Il risarcimento, quindi, da parte dell’Inps non è dovuto.

In ogni caso anche se i contributi da riscatto da lei versati non le sono necessari per accedere all’ipotetica quota 100, saranno in ogni caso conteggiati per la misura della pensione che, proprio grazie a quei contributi volontari, potrebbe essere leggermente più alta. Tanto in ogni caso non può recuperare i soldi spesi allora, e, quindi, cerchiamo di guardare il bicchiere sempre mezzo pieno. Anche con la quota 100, infatti, l’ammontare dell’assegno pensionistico viene effettuato sui contributi maturati, compresi quelli da riscatto, anche se sono di più dei 36 necessari per accedere.

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