Pensione anticipata disoccupato e caregiver, 60 anni e 38 di contributi, quali alternative

Pensione anticipata disoccupato e caregiver, quali alternative possibili.
6 anni fa
2 minuti di lettura
Come andare in pensione prima della riforma del 2023: ecco le scorciatoie

Pensione anticipata, il quesito di un nostro lettore:

Buongiorno, quando posso fare la domanda? Ho 60 anni sono in NASPI da aprile 2017, ho attualmente 38 anni di contributi (compreso l’anno di NASPI) ma la cosa più importante è che sono superato, io vivo con mia madre invalida al 100×100 e la sto accudendo. 
Grazie se mi può rispondere.

Risposta

E’ brutto leggere sono superato, ma molti lettori mi scrivono: ormai il campo del lavoro non mi accetta, oppure come il nostro lettore sono superato, o anche troppo vecchio per lavorare.

La formazione continua in tutti i campi, potrebbe far superare questo fattore, ed essere aggiornati a qualsiasi età. Nell’era tecnologica in cui viviamo, essere superato si può dire ad un pc, ad un telefonino, ma l’uomo ha un cuore un anima, e soprattutto ha la capacità di reinventarsi. Dopo questa breve postilla, entriamo nel quesito per capire le possibilità che ha il nostro lettore di fare domanda di pensione anticipata.

Pensione anticipata Ape Sociale

I requisiti richiesti per poter accedere all’APE Sociale sono:

  • almeno 63 anni di età;
  • maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia entro i 3 anni e 7 mesi successivi all’inizio dell’Ape.

Inoltre è necessario rientrare in una di queste 4 categorie di tutela:

  • lavoratori disoccupati senza ammortizzatori sociali che hanno maturato almeno 30 anni di contributi;
  • lavoratori disabili con una percentuale di invalidità del 74% e con almeno 30 anni di contributi;
  • lavoratori con almeno 30 anni di contributi che assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con disabilità (Caregiver);
  • lavoratori che hanno svolto lavoro faticoso e pesante e rientrano nelle “attività gravose”, il lavoro dovrà essere stato svolto per almeno 6 degli ultimi 7 anni e hanno almeno 36 anni di contributi.

Ape Sociale ci sarà la proroga?

Il nuovo contratto di Governo Lega e 5 Stelle, non menziona la proroga dell’Ape Sociale, quindi se non fosse prorogata, vedrà la sua chiusura il 31 dicembre 2018.

Il contratto di accordo di Governo tra Salvini e Di Maio resta l’ultima tappa da decidere il premier. L’accordo prevede importanti novità sulla riforma pensione. In rifermento alla legge Fornero non si parla di abolizione, ma di semplice superamento. Saranno stanziati 5 miliardi per agevolare l’uscita anticipata dei lavoratori, per combattere la disoccupazione. La nuova Riforma pensioni prevede la quota 100, prevista nel programma dei cinque stelle e la proroga della misura sperimentale Opzione donna.

Per maggiori informazioni, leggere: Pensione Quota 100, Opzione Donna e Legge Fornero, firmato l’accordo del nuovo Governo, tutte le novità

Da non sottovalutare anche l’Ape Volontario e la Rita, analizziamo i requisiti.

Requisiti APE Volontario

Per accedere al prestito è necessario, al momento della richiesta:

  • avere un’età anagrafica di 63 anni di età ed essere in possesso di almeno 20 anni di contributi;
  • maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro tre anni e sette mesi;
  • avere un importo della futura pensione mensile, pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo;
  • non percepire assegno di invalidità o pensione diretta

Requisiti Rita – Rendita Integrativa Temporanea Anticipata

Una alternativa interessante è la Rendita integrativa RITA, inserita con la manovra 2018, la rendita integrativa temporanea anticipata diventa accessibile quando mancano cinque anni alla pensione, non viene più previsto il requisito anagrafico dei 63 anni, resta invariato il requisito contributivo di 20 anni di contribuzione versata di cui almeno 5 anni in un fondo pensione.

Per i lavoratori disoccupati l’anticipo è previsto di 10 anni se risultano disoccupati a 24 mesi e non lavorano da 10 anni che hanno una contribuzione minima di 20 anni.

Quindi, considerando che da gennaio 2018 l’età pensionabile sarà per tutti 66 anni e 7 mesi, si presuppone che potranno chiedere la pensione i lavoratori con 61 anni e sette mesi di età con una contribuzione versata di 20 anni.

L’accesso alla RITA predispone la cessazione del rapporto di lavoro.

Conclusione

In quest’articolo abbiamo illustrato le possibili alternativi, comunque le consiglio di rivolgersi ad un patronato, a mio avviso lei, vista l’età,  si avvicina più alla RITA, ma bisogna avere almeno 5 anni maturati nelle forme pensionistiche complementari.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]

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