Effetto Btp anche su titoli francesi e tedeschi

Francia e Spagna hanno entrambe realizzato collocamenti significativi con rendimenti in ribasso. Btp ben comprati dagli investitori
6 anni fa
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Lo spread Btp/Bund, dopo una contrazione di quasi 40 punti in tre sedute, continua oggi il suo percorso di discesa, nonostante il cambio di benchmark al titolo in scadenza a dicembre 2028, che ha un rendimento piú alto. Il differenziale scambia ora a 263,513 punti base.

Da qui a fine mese, quando sará presentata la legge di Bilancio, “se non ci saranno incidenti di percorso”, lo spread Btp/Bund “potrebbe arrivare a rosicchiare altri punti, attestandosi sotto 240 punti base”, spiega uno strategist di Ig.

Guardando più avanti alla legge di bilancio vera e propria “se il risultato fosse positivo, con un deficit lontano dalla soglia del 3%, ci sarebbe lo spazio per un rally significativo”, conclude l’esperto.

L’andamento positivo del mercato italiano condiziona anche gli altri bond sovrani europei. Il rally dei Btp ha fatto anche salire leggermente i tassi dei Bund tedeschi, dato che si è ridotto l’appetito per gli asset considerati beni rifugio. “Insieme alle emissioni in crescita, i rendimenti potrebbero subire una pressione al rialzo, ma quota 0,4% potrebbe confermare la sua funzione di barriera”, commenta Michael Leister, strategist sui tassi di Commerzbank.

Oggi Francia e Spagna hanno entrambe realizzato collocamenti significativi. L’agenzia del Tesoro francese ha collocato un totale di 8,5 miliardi di euro di Oat su quattro linee con scadenza nel 2028, 2031, 2034 e 2066. Il target prefissato era tra 7,5 e 8,5 mld. La Spagna ha invece collocato 4,92 miliardi di euro di Bonos su tre linee al 2023, al 2028 e al 2048 e di Bonosei al 2021. I target prefissati erano tra 4 e 5 mld per i tre Bonos e tra 250 mln e 750 mln per il titolo indicizzato all’inflazione.

L’asta di Oat francesi di oggi ha avuto “un discreto risultato”, commenta Cyril Regnat, rates strategist di Natixis, secondo cui la domanda è stata “buona sul tratto decennale e le emissioni si sono comportate bene dopo l’asta, sul secondario”.

L’esperto sostiene che “la performance deludente dei titoli francesi rispetto a quelli tedeschi nelle scorse settimane probabilmente spiega questa domanda discreta”. Regant sottolinea anche che diversi investitori potrebbero avere deciso di fare offerte per beneficiare della distensione politica sull’Italia indirettamente, ma con una minore esposizione al rischio.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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