Pensione donna con 58 anni e 30 di contributi, quali alternative

Pensione anticipata donna con 58 anni di età e 30 anni di contributi, quali alternative possibili per uscire prima dal mondo del lavoro?
6 anni fa
2 minuti di lettura
Pensione anticipata donna

Pensione donna: Buongiorno, sono una donna di 58 anni e 30 anni di contributi, dipendente ospedaliera con 47% di validità. Chiedo se posso accedere ad un pensione donna  prima dell’età pensionabile. Ci sono eventualmente altre strade per poter andare in pensione prima del previsto? Grazie.

Un’alternativa valida, se verrà prorogata, è l’Opzione donna. Non si conoscono i nuovi requisiti, molte le ipotesi contrastanti. Se ci rifacciamo alla misura precedente, era possibile per le donne uscire dal lavoro con 57 e 3 mesi (dipendenti) e 58 e 3 mesi (autonome) con 35 anni di contributi, analizziamo le ultime ipotesi sui nuovi requisiti.

Proroga Opzione donna nel 2019: i nuovi requisiti

Se la proroga verrà inserita nella legge di Bilancio 2019, dovrebbe essere operativa nei primi mesi del 2019. Sarà possibile presentare domanda con 57 e 7 mesi di età per le lavoratrici dipendenti e 58 e 7 mesi per le lavoratrici autonome. La proroga porta con se dei cambiamenti, se verrà messo in atto l’emendamento del deputato Walter Rizzetto, si potranno raggiungere i requisiti contributivi e anagrafici fino al 31 dicembre 2019. Con quest’emendamento potranno accedere anche le nate del 1961 – 1962.

Previsione a 63 anni: dalle ultime indiscrezioni, sembra che il team di tecnici allo studio sulla riforma pensione, stia considerando l’uscita anticipata con l’Opzione donna a 63 anni. Questa nuova ipotesi allungherebbe di 6 anni l’età attuale pensionabile, richiesta per l’Opzione donna. Ricordiamo che l’età attuale è 57 e 7 per tutte le lavoratrici dipendenti private e pubbliche e 58 e 7 per le lavoratrici autonome. Secondo alcuni tecnici, l’Opzione donna non può essere prorogata così com’è, va modificata innalzando l’età pensionistica. Si spera che questa ipotesi venga presto accantonata, non farebbe che deludere ulteriormente le donne che hanno creduto nel governo del cambiamento. Per sapere notizie certe, bisogna ancora attendere.

Pensione RITA

Una valida alternativa, ma non per tutti, è la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, che permette l’anticipo pensionistico con 5 anni di anticipo rispetto all’età pensionabile, quindi se l’attuale età pensionabile è 67 anni, con la RITA si può andare in pensione con 61 anni.

Il vincolo della RITA che non permette l’accesso a tutti, è avere almeno 5 anni di contributi versati, in un fondo pensionistico. La domanda va presentata direttamente al fondo di appartenenza, analizziamo i requisiti.

Requisiti RITA

Nei  requisiti per accedere alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata è vincolante appartenere a forme pensionistiche complementari almeno da 5 anni. Analizziamo nel dettaglio i requisiti specifici:

  • il lavoratore deve cessare l’attività lavorativa;
  • richiesta un’età anagrafica della pensione di vecchiaia entro 5 anni successivi alla cessazione dell’attività lavorativa
  • requisito di minimo 20 anni di contributi di cui almeno 5 versati in fondo pensione

Per i lavoratori disoccupati da lunga durata

  • il lavoratore deve cessare l’attività lavorativa;
  • richiesta un’età anagrafica della pensione di vecchiaia entro 10 anni successivi alla cessazione dell’attività lavorativa
  • requisito di minimo 20 anni di contributi di cui almeno 5 versati in fondo pensione
  • disoccupato da almeno 24 mesi

Pensione Ape Volontario

L’Ape volontaria è un’opzione irreversibile, a differenza dell’Ape sociale, non ci sono preferenze per disoccupati o invalidi.
L’APE volontaria si rivolge a tutte le categorie di lavoratori e lavoratrici con età anagrafica pari o superiore ai 63 anni e che maturano entro 3 anni e 7 mesi il diritto a una pensione di vecchiaia d’importo, certificato dall’INPS, non inferiore a un certo limite.

Per accedere al prestito è necessario, al momento della richiesta:

  • avere un’età anagrafica di 63 anni di età ed essere in possesso di almeno 20 anni di contributi;
  • maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro tre anni e sette mesi;
  • avere un importo della futura pensione mensile, pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo dell’AGO;
  • non percepire assegno di invalidità o pensione diretta

Ultima analisi la Quota 100, una nuova misura su cui il governo sta lavorando, ma lei non rientra con i requisiti, anche se non si hanno ancora certezze.

Conclusione

Le ho illustrato varie alternative, lei attualmente non rientra in nessuno di queste, ma si avvicina con il requisito dell’età alla RITA. Poi bisogna attendere la proroga dell’Opzione donna e valutare i nuovi requisiti che saranno richiesti.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]

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