Libretto di risparmio postale di Poste Italiane: costi, cointestatari, prelievo massimo e ritenuta fiscale

Ecco le info sul numero di cointestatari, sul prelievo massimo, sulla ritenuta fiscale nonché sulle commissioni e costi del libretto di risparmio postale di Poste Italiane.
6 anni fa
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Il libretto di risparmio di Poste Italiane è un modo certo per mettere al sicuro il proprio denaro perché è garantito dallo Stato e non ha costi di gestione o di apertura. Così come i buoni fruttiferi postali anche i libretti di risparmio sono emessi dalla Cassa Depositi e prestiti e sono collocati da Poste Italiane dal 1975. Esistono vari tipi di libretto per soddisfare al meglio le proprie esigenze anche in forma dematerializzata per versare e prelevare in tutta sicurezza grazie alla carta libretto.

Ecco allora le info sul numero di cointestatari, sulla ritenuta fiscale, sul prelievo massimo nonché sulle commissioni e costi.

Libretto di risparmio Postale: info cointestatari

Poste Italiane comunicano che i libretti di risparmio postale ordinari possono essere intestati a più persone fisiche fino ad un massimo di quattro. Si evince inoltre che dal 31 ottobre 2004 essi non possono più essere cointestati tra una persona maggiorenne e minorenne o tra due minorenni. Per quanto concerne l’operatività, le Poste comunicano che ogni intestatario può operare anche in autonomia se il libretto è stato aperto con la clausola della pari facoltà di disposizione. Nel caso di libretto dematerializzato e smart, i cointestatari si intendono sempre a firma disgiunta.

Costi, commissioni, ritenuta fiscale e prelievi dei libretti di risparmio postale

Come già anticipato, non vi è alcuna spesa o commissione per la gestione, l’apertura o l’estinzione del libretto di risparmio di Poste Italiane. Vengono però applicati oneri fiscali secondo la legislazione vigente e il duplicato del libretto ha un costo di 1,55 euro.

Per quanto riguarda la ritenuta fiscale, essa è pari al 26% e viene applicata sugli interessi maturati. I versamenti ed i prelievi dal libretto possono essere effettuati presso qualsiasi ufficio postale ma se non ci si reca in quello in cui si è aperto il libretto si possono prelevare al massimo 600 euro. I prelievi superiori a tale cifra presso uffici postali diversi da quello del radicamento del libretto possono essere effettuati soltanto mediante carta libretto.

Ricordiamo inoltre che il versamento degli assegni può essere eseguito soltanto nell’ufficio nel quale si è aperto il libretto.

Qualora si abbia un libretto dematerializzato, infine, non vi sarà alcun limite di prelievo in qualsiasi ufficio postale ma il prelevamento dovrà essere compatibile con la disponibilità dell’ufficio postale. Poste Italiane comunicano che sarà possibile effettuare la prenotazione della somma da prelevare o richiedere un vaglia circolare ed in questo caso non vi sarà alcun limite.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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