Come cambia il mondo del lavoro e il rapporto con i dipendenti nelle aziende. Sembrano lontani i tempi del cesto di Natale o di doni affini in occasione delle festività, ora va di moda il buono acquisto e non è soltanto una scelta dettata dal trend ma anche da alcuni vantaggi economici e fiscali. A dirlo un recente studio di Ipsos Marketing per Sodexo Benefit&Rewards Services.
Come cambia il lavoro con i buoni acquisto
Molte aziende hanno smesso di fare regali inutili ai dipendenti ma hanno iniziato a puntare al buono acquisto, un modo non solo per premiare il lavoratore per l’operato quanto più per aumentare il potere d’acquisto delle famiglie e la produttività in azienda.
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I vantaggi dei buoni
Il vantaggio del bonus è anche per l’azienda che può ottenere le defiscalizzazioni volute dalla legge di Bilancio del 2017. Il trend sembra anche abbastanza chiaro. Basandosi su un campione di 800 dipendenti è emerso che più della metà preferisce il buono acquisto per lo shopping e va di pari passo con la crescita dell’e-commerce. Basti pensare che solo nell’ultimo anno è cresciuta del 16% la percentuale di persone che effettuano acquisti sul web.
Il dipendente, insomma, riceve su smartphone o su tablet un buono da poter spendere sulle piattaforme di e-commerce grazie a degli accordi mirati. Il lavoratore è così felice di avere in mano maggiore potere d’acquisto, che con la crisi e l’inflazione era venuto meno, una sorta di vantaggio anche per le ditte che grazie al potere del commercio online possono risparmiare sui costi del trasporto.
Dipendenti premiati e aumenta la produttività aziendale
Il periodo natalizio in arrivo è quello maggiormente preferito dai datori di lavoro per elargire buoni shopping in modo anche da favorire i dipendenti che devono fare i regali di Natale ai familiari. I buoni possono essere spesi non solo per fare acquisti di prodotti fisici ma anche per servizi quali viaggi, attività sportive o il pieno di benzina. A beneficiarne è anche la produttività aziendale e qui potrebbe entrare un gioco un fattore del tutto psicologico legato al fatto di “essere premiati” e quindi rendere di più sul lavoro. Si è parlato tanto di rapporti tra dipendenti e datori di lavoro in un mercato italiano che spesso non sembra dare molta importanza alla produttività legata ai premi. Le aziende italiane però iniziano a capire il potenziale di questo meccanismo e aumentano quelle che cercano di “far felici” i collaboratori puntando al potere d’acquisto di questi ultimi. Per ora si ci si accontenta del Natale ma in un futuro forse neppure troppo lontano, i buoni acquisto diventeranno parte del rapporto lavorativo.
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