Gli automobilisti italiani odiano principalmente due cose: il bollo auto e i prezzi del carburante. Ci sarebbe anche il pedaggio dell’autostrada in verità, ma non essendo un elemento universale come i primi due ci sentiamo di fare cosa buona e giusta nell’escluderlo. Negli ultimi giorni il costo di benzina e diesel è divenuto di nuovo oggetto di dibattito a causa del finimondo scatenato dalla scelta del presidente francese Macron di rivedere al rialzo i prezzi alla stazione di servizio.
Italia al secondo posto nella classifica dei Paesi dove benzina e diesel costano di più
Il quotidiano La Stampa ha pubblicato un interessante approfondimento sul costo di benzina e diesel nei Paesi dell’Europa, prendendo come fonte i siti di rivelazione specializzati. Al primo posto c’è la Norvegia, seguita in seconda posizione da Italia e Olanda, che condividono il secondo gradino del podio. Lo scarto con i prezzi fatti registrare in Norvegia è di 4 centesimi. Emblematico come due nazioni che si affacciano sui confini italiani come Austria e Slovenia abbiano un prezzo medio del carburante nettamente inferiore (30 centesimi in meno rispetto all’Italia).
Il caso della Norvegia
Se da un lato la Norvegia è la nazione dell’Unione Europea dove fare un pieno costa di più, è altrettanto vero che il Paese scandinavo rappresenta un modello da seguire per il resto delle nazioni europee, Italia compresa. La Norvegia è infatti il Paese più avanti nel settore dell’energia pulita. Tra le altre cose, 1 macchina su 5 in Norvegia è elettrica (20 per cento del totale, dato in costante miglioramento negli ultimi anni). Considerando poi che la Norvegia fino a qualche tempo fa era il regno del petrolio, prima della svolta ecologica, i dati relativi al prezzo di benzina e diesel possono essere dunque letti in modo diverso, quasi come un disincentivo per gli automobilisti all’utilizzo di vetture che richiedano l’impiego del carburante tradizionale.
Salario medio dei lavoratori norvegesi e italiani
Non va poi dimenticato che le condizioni salariali dei lavoratori di Norvegia e Italia sono profondamente diverse. La retribuzione media supera i 50 mila euro annui, mentre nel nostro Paese un salario medio è di 1.580 euro. Di conseguenza, il costo di benzina e diesel pesa enormemente di più sulle tasche dei cittadini italiani anziché quelli norvegesi. In questo dato è migliore anche l’Olanda, dove il salario medio si aggira tra i 25 e 30 mila euro. In conclusione, si può affermare che l’Italia è il Paese dove il costo del carburante pesa maggiormente nel bilancio familiare.
In tutto questo c’è da dire che i prezzi sembrano essere scesi negli ultimi giorni in Italia. Secondo gli ultimi dati di Quotidiano Energia, Eni ha abbassato i prezzi di benzina e diesel di 1 centesimo e Tamoil rispettivamente di 2 e di 1 cent. Attualmente il prezzo medio della benzina self è 1,597 euro/litro, 1,730 euro/litro per il servito, per il diesel si parla di 1,522 euro/litro e di 1,654 euro/litro per il servito.