Salve, assisto mi madre invalida e molto anziana , vorrei poter usufruire del congedo straordinario di 2 anni ma purtroppo essendo nel pubblico impiego mi hanno detto che bisogna essere residenti oppure avere lo stesso numero civico di abitazione. Nel mio caso sono a circa 80/90 metri di distanza e dovrei cambiare residenza. La mia domanda é : quali conseguenze economiche mi comporta ?…inoltre, ma gli anni di congedo non vengono calcolati per la pensione?…nel senso che invece dell’età di 65 andrò in pensione a 67 ?…..grazie.
Il congedo straordinario retribuito legato alla legge 104 e regolato dalla legge 151, richiede per chi ne usufruisce obbligatoriamente la residenza con il familiare disabile.
In taluni casi è possibile soddisfare il requisito della coabitazione anche richiedendo la dimora temporanea, iscrivendosi nel registro temporaneo della popolazione, ma tale pratica è consentita solo qualora il lavoratore abbia residenza in un Comune diverso rispetto a quello del familiare con disabilità che deve assistere. Nel suo caso, quindi, abitando nello stesso Comune, la dimora temporanea è da escludere.
Cambio di residenza e impatto economico
Il cambio di residenza ha un impatto importante a livello economico solo se si è possessori di una casa. Vediamo quali sono le conseguenze in caso di cambio di residenza per chi è possessore di una casa considerata come prima casa.
Innanzitutto cambia l’importo di IMU e TASI che verranno calcolati, per la percentuale di possesso, come seconda casa ed in alcuni casi l’aumento è abbastanza importante.
Le utenze domestiche diventano per seconda casa con un importo maggiorato dei canoni ed, in alcuni casi, anche delle tariffe.
A livello di Irpef l’abitazione, nella dichiarazione dei redditi, viene considerata come seconda casa.
Se si cambia la residenza, poi, prima che siano trascorsi 5 anni dall’acquisto della casa si perdono le agevolazioni prima casa dovendo restituire quanto si è risparmiato all’atto dell’acquisto.
Congedo straordinario ai fini previdenziali
Per i 2 anni di congedo straordinario sono riconosciuti 2 anni di contribuzione figurativa validi sia alla misura che al calcolo della pensione. Questo significa che i contributi figurativi in questione potranno essere utilizzati sia per il raggiungimento dei requisiti contributivi della pensione che per il calcolo dell’importo dell’assegno pensionistico.