Affrontiamo il caso di una lettrice che per sopraggiunta invalidità in costanza di rapporto di lavoro ci chiede quali siano i vantaggi e gli svantaggi nel chiedere una sorta di cambio contrattuale.
Buongiorno gentile signora,
La prego mi delucidi sulla mia delicata questione, poiché in testa mi hanno messo tanta confusione e ansia
Riassumo
Anni 57, da trenta dipendente comunale attualmente part-time, da 10 invalida 75% per neuropatia iatrogena (da malattia oncologica)
Con limitazioni del medico del lavoro
Ora, acquisita anche fibromialgia:
Cure pesanti e svariate e spesso assenze , condizione di svantaggio sociale a tutti gli effetti
Per tutelarmi come invalida dal “bullismo” che subisco sul lavoro “
Posso chiedere la “volturazione” del mio attuale posto di lavoro in impiegata divenuta invalida ? E ‘ un diritto?
Quali i vantaggi? Svantaggi?
Rischio spostamento del posto? licenziamento o riduzione stipendio?
Ho un minore a carico
Grazie di cuore
Qualora in costanza di rapporto di lavoro sopraggiunga per il lavoratore una situazione di invalidità quest’ultimo dovrebbe essere adibito a mansioni equivalenti (o in mancanza di quest’ultme anche mansioni inferiori) rispetto a quella ricoperta mantenedo il trattamento economico corrispondente alla mansione di provenienza.
Nel caso non sia possibile adibire il lavoratore alla mansione ad egli più congrua, il dipendente potrà essere inviato presso altra impresa dove svolgere attività compatibili con la sua situazione di salute per mano dell’ufficio del collocamento mirato della Provincia.
Non serve una “volturazione” del contratto ma una semplice attestazione del datore di lavoro sull’osservanza degli obblighi di legge e il conteggio del lavoratore in questione nelle quote di invalidi.