Assegno circolare e bancario: requisiti principali e differenza

Requisti fondamentali e differenza tra assegno circolare e bancario.
6 anni fa
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L’assegno circolare è un titolo di credito emesso dalla Banca (autorizzata dalla Banca d’Italia) solo se chi lo richiede ha denaro necessario a partire dal momento dell’emissione. Ecco i requisiti principali dell’assegno circolare e la differenza con quello bancario.

Requisiti principali assegno circolare

Il primo fondamentale requisito dell’assegno circolare è la denominazione. Ciò significa che esso dovrà riportare chiaramente sul lato frontale la dicitura di “assegno circolare”. Se tale scritta manca, l’assegno non sarà valido. Il secondo requisito è l’impegno.

Ciò significa che dovrà riportare la promessa scritta che la Banca lo pagherà nell’immediato e ancora dovrà riportare, in modo inequivocabile, il nome del beneficiario che dovrà incassarlo. Inoltre, saranno requisiti fondamentali la data di emissione nonché il luogo e la firma (per convalida) della Banca che lo ha emesso.

L’assegno circolare viene solitamente considerato un titolo di credito sicuro in quanto viene utilizzato anche nei rapporti internazionali ed inoltre è certificato dalla Banca d’Italia che è un organo della Pubblica Amministrazione. Ricordiamo, infine, che quando si riceve tale assegno, esso dovrà essere incassato entro trenta giorni dall’emissione in quanto dopo tale data l’emittente potrà decidere di revocarlo. Qualora, invece, fosse stati voi ad emettere l’assegno, ed esso non è stato incassato nei tempi previsti, potrete tornare in possesso della cifra corrispondente entro il limite massimo di dieci anni.

Differenza assegno bancario e circolare

L’assegno bancario si differenzia da quello circolare sopratutto dalle garanzie di incasso offerte a colui che ne beneficia. Come già sottolineato, l’assegno circolare è emesso dalla Banca soltanto se chi lo richiede ha denaro a sufficienza. In più viene subito indicato il nome del beneficiario per cui esso non potrà più essere modificato. Ciò significa che la Banca, prima di rilasciare tale assegno, effettuerà tutti i controlli necessari e soltanto dopo aver accertato che i fondi ci sono davvero emetterà e firmerà l’assegno.

Esso, quindi, non sarà mai scoperto.

L’assegno bancario, invece, non offrirà le medesime garanzie al beneficiario. La Banca, infatti, darà al correntista un blocco di assegni e questi potrà effettuare tutti i poagamenti che vuole senza che la Banca verifichi se ci sono davvero dei fondi. Si ricoda che gli assegni bancari superiori ai mille euro per legge dovranno reare la scritta “non trasferibili”. Tale norma è stata introdotta per evitare riciclaggio di denaro . Vi è infatti non trasferibilità della somma corrisposta dall’assegno al di sopra di tale cifra a terzi.

Leggete anche: Assegno per assistere il familiare disabile con legge 104, l’iter ancora in corso.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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