Il congedo straordinario con legge 151 consiste in un congedo di due anni retribuito per assistere il familiare con handicap grave possessore del verbale legge 104 art. 3 comma 3. Per fruire del congedo sono richiesti particolari requisiti, tra questi il diritto di priorità e il requisito di convivenza. In quest’articolo affronteremo il quesito di un nostro lettore sulla possibilità di uscire quando si fruisce del congedo legge 151 e a quali controlli si è soggetti:
Salve avrei bisogno di alcune info. Sono un dipendente pubblico nella regione V. e mia mamma, che abita in S., ha fatto la visita INPS. Se dovessero riconoscerle art 3 comma 3, ed io volessi usufruire dei due anni di congedo straordinario, avendo la residenza nella sua stessa (di mia madre) abitazione, potrei allontanarmi da casa per andare a fare la spesa? Dovremmo muoverci io e mia madre sempre insieme? Mi hanno parlato di eventuali controlli inps, vorrei capire di cosa si tratterebbe. Grazie per la disponibilità.
Congedo straordinario con legge 104: la sentenza
La sentenza della Cassazione numero 54712/2016, chiarisce il concetto di assistere un familiare con handicap grave con legge 104 art.
Congedo straordinario con legge 104 e diritto di vita sociale
La sentenza mette in risalto il diritto del dipendente ad un “minimo di vita sociale” oltre le ore di lavoro e assistenza al familiare disabile.
Riassumendo chi fruisce dei permessi o nel caso specifico del congedo straordinario legge 151, può ritagliarsi qualche spazio durante la giornata, tipo fare la spesa, fare quattro passi.
I controlli di cui parla sono dovuti quando ci sono degli abusi e truffa nei confronti dell’ente previdenziale. Fare la spesa, o fare qualche commissione, non fa perdere il diritto alle agevolazioni per la legge 104, viceversa se si usa il permesso o il congedo per andare al mare, ecc… questo è frode.