Gentilissima sig.ra Delpidio,
attualmente mi trovo in Naspi (a seguito di licenziamento collettivo e accordo sindacale) iniziata il 23/2/18 ed è prevista per giorni 718 quindi fino a febbraio 2020. Nel corso di questo periodo ovvero giugno 2019 (dato rilevato da eco-cert) raggiungerò’ i 41 anni di contributi, le chiedo, per poter fare domanda di pensione per lavoratore precoce, devo comunque attendere la fine della Naspi e gli ulteriori 3 mesi successivi o posso già procedere dopo tale data? Le faccio presente che il requisito per la pensione precoce è acquisito anche per avere almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni di età.
Pensione quota 41: quali requisiti per i disoccupati?
Per accedere alla quota 41 dei lavoratori precoci sono richiesti, oltre ai 41 anni di contributi e ai 12 mesi di contributi versati prima di compimento dei 19 anni di età, l’appartenenza ad una delle categorie tutelate (disoccupati, caregiver, invalidi, usuranti o gravosi).
Per quel che riguarda i lavoratori disoccupati l’accesso è limitato a coloro che hanno perso il lavoro a seguito di licenziamento e hanno terminato, da almeno 3 mesi, di percepire l’intera indennità di disoccupazione spettante. Il requisito di accesso alla prestazione, quindi, non si raggiunge al termine della percezione della Naspi, ma trascorsi 3 mesi dal termine della percezione dell’indennità, così come chiarito dalla stessa normativa che regola l’accesso alla misura.
La domanda di pensione per accedere alla quota 41, quindi, può essere presentata anche durante la percezione della Naspi, ma sarà valutata in via prospettica e va considerato che la decorrenza del trattamento inizierà non trascorsi i 3 mesi dalla fine della percezione della Naspi, ma trascorsi 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti di accesso alla misura.
Per i lavoratori disoccupati, raggiungendosi i requisiti di accesso trascorsi 3 mesi dal termine della Naspi, la decorrenza della pensione, quindi, scatterà trascorsi ulteriori 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti di accesso (di conseguenza trascorsi 6 mesi dal termine della percezione della Naspi).