Casa in affitto: il proprietario ha diritto a tenere un mazzo di chiavi? Dipende dal contratto

Il proprietario della casa in affitto è tenuto a consegnare tutte le chiavi o può tenerne una per emergenze?
5 anni fa
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C’è un dubbio molto diffuso tra chi possiede o chi vive in casa in affitto: il proprietario mantiene il diritto ad avere un mazzo delle chiavi da usare in caso di emergenza (fermo restando il non poter entrare a piacimento e senza preavviso nella casa in affitto)? Gli inquilini possono cambiare la serratura o devono chiedere il permesso? La confusione è generata anche dal fatto che il codice civile sul punto non dice nulla espressamente. Nella prassi molto spesso accade che il proprietario di casa trattenga un mazzo di chiavi, spesso senza malizia o cattiva fede ma perché convinto che la legge lo preveda per situazioni di emergenza, o addirittura lo imponga.

Ma è proprio così?

Per rispondere a questa domanda in modo corretto occorre analizzare le possibili differenti casistiche che si prospettano perché la risposta varia in base ai presupposti e al tipo di contratto.

Chiavi della casa in affitto: cosa dice la normativa e casi in tribunale

In assenza di un articolo che preveda espressamente chi deve tenere le chiavi della casa in affitto, non possiamo fare altro che basarci sull’interpretazione di altre disposizioni e su quella fornita dai giudici.

Il primo è che il locatore ha l’obbligo di garantire il pacifico godimento della cosa locata, “… consegnando la cosa, con i suoi accessori e le sue pertinenze, in stato da servire all’uso e alla produzione a cui è destinata” ( art. 1617 cc Obblighi del locatore ).

Da qui deriva l’obbligo di consegna delle chiavi dell’immobile che, peraltro, secondo l’art. 14 della Costituzione, con il contratto di locazione diviene il domicilio dell’inquilino.

Anche in ambito penale si tutela l’inviolabilità del domicilio. Il riferimento è all’articolo 614 del codice penale che prevede: “chiunque s’introduce nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo , ovvero vi s’introduce clandestinamente o con l’inganno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni”.

Sembrerebbe quindi da escludere la possibilità di tenere una copia delle chiavi. Ma come si concilia questo con il diritto ad entrare in casa propria (se esiste)?

Il proprietario di casa in affitto può entrare?

Le possibilità di accesso all’abitazione da parte del locatore sono regolati ( art 1619 cc “Diritto di controllo” ) e possono anche essere oggetto di specifiche clausole nel contratto (non di rado, ad esempio, viene messa nero su bianco la facoltà di accesso ai locali almeno una volta l’anno, dietro accordo con l’inquilino, per poter verificare le condizioni dell’immobile).

Non ci sono peraltro norme che esplicitamente proibiscano a chi vive in affitto di cambiare la serratura della porta, soprattutto se sussiste il fondato sospetto che il proprietario entri in casa senza permesso.

Quando il proprietario di casa in affitto può tenere una chiave d’emergenza?

Quanto detto finora vale peraltro per l’affitto di immobili ad uso esclusivo. Diverso il caso in cui il proprietario affitti solamente una porzione di casa, ad esempio una camera (fattispecie molto frequente per esempio per gli affitti degli studenti fuori sede). Neppure in questo caso il proprietario può entrare a piacimento e senza preavviso ma l’uso dell’immobile non è esclusivo per nessuno degli affittuari quindi se ne dedurrebbe il diritto a mantenere una copia delle chiavi.

In linea di massima comunque, soprattutto se esiste un rapporto di fiducia e rispetto reciproco, nella prassi molte persone in affitto lasciano al proprietario senza problemi una chiave. Anzi questo potrebbe in effetti essere un vantaggio in casi di emergenza.

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Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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