Pensione anticipata Quota 41 destinata ai lavoratori precoci e a particolari categorie di tutele, analizziamo il quesito di un nostro lettore in materia di tutela per i lavoratori disoccupati.
Buongiorno, la mia domanda è la seguente: a Marzo del 2019 ho raggiunto 41 anni di contributi, in questo momento sono in forza in una azienda, l’azienda purtroppo è in crisi e mi hanno già messo in part-time ovviamente dimezzandomi lo stipendio, vorrei dimettermi ed andare in pensione; con la quota 41 rientrerei come categoria disoccupato dato che dimettendomi non avrei diritto alla disoccupazione? Se si dovrei aspettare finestra di tre mesi? Grazie sempre per la sua cortesia.
Quota 41 in qualità di disoccupato
La pensione anticipata Quota 41 è destinata ai lavoratori precoci che hanno maturato almeno un anno di lavoro prima dei diciannove anni di età e che hanno accumulato 41 anni di contributi indipendentemente dall’età, inoltre bisogna trovarsi nelle quattro categorie di tutela.
La categoria di tutela è prevista per i lavoratori disoccupati che abbiano perso involontariamente il posto di lavoro, anche se licenziati per giusta causa e che abbiano finito di percepire la Naspi da tre mesi. Purtroppo, lei se si licenzia non rientra nelle categorie di tutela perché non ha perso il lavoro involontariamente, inoltre non potrà percepire l’indennità di disoccupazione Naspi, quindi viene a mancare il presupposto per poter fare domanda.
Quindi, non le conviene licenziarsi, con 42 anni e 10 mesi può accedere alla pensione anticipata, le consiglio di valutare la possibilità di continuare a lavorare anche se con contratto part-time, finché non matura il requisito contributivo per la pensione anticipata.
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