Buoni fruttiferi postali di Poste Italiane: tassazione applicata e durata ordinari

Ecco le informazioni principali sulla tassazione applicata e quelle sulla durata e le caratteristiche dei buoni fruttiferi postali ordinari di Poste Italiane.
5 anni fa
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buono fruttifero postale

I bfp sono un prodotto di investimento garantito dallo Stato Italiano ed emesso alla Cassa Depositi e Prestiti SPA. Essi sono erogati dalla Poste Italiane e non hanno alcun costo di gestione, di sottoscrizione e di rimborso a parte gli oneri fiscali. Ci si chiede però qual è la tassazione applicata e quanto durano i buoni fruttiferi postali ordinari.

Tassazione applicata ai bfp di Poste Italiane

Poste Italiane comunica che i buoni fruttiferi postali emessi fino al 20 settembre 1986 sono esenti dalla ritenuta fiscale.

Invece, quelli emessi dal 21 settembre 1986 fino al 31 agosto 1987, sono assoggettati ad una ritenuta fiscale pari al 6,25%. Ciò a seguito del DL 19 settembre numero 556  del 1986. Quelli emessi dal 1°settembre 1987 al 23 giugno 1997, invece, sono assoggettati ad una ritenuta fiscale del 12,50%. Quest’ultima, però, è stata eliminata con il D.Lgs numero 239 del 1° aprile 1996 e sostituita con l’imposta sostitutiva sugli interessi pari sempre al 12,50%.

I buoni ordinari

I buoni fruttiferi ordinari sono quelli ideali per investimenti a lungo termine con rendimenti fissi crescenti. Gli interessi per questa tipologia di buono vengono riconosciuti dopo il primo anno dalla sottoscrizione e poi ogni bimestre. Possono essere sottoscritti sia in forma dematerializzata che cartacea ma, a partire da importi pari a 50 euro o multipli di tale cifra. Le nuove condizioni a partire dal 22 marzo 2019 sono le seguenti:

  • alla fine del 1° anno e fino alla fine del 4° anno, il rendimento effettivo annuo lordo alla fine di ciascun periodo di possesso sarà dello 0,25%,
  • nel 5° anno dello 0,30%,
  • nel 6° anno dello 0,33%,
  • nel 7° anno dello 0,36%,
  • nell’ottavo anno dello 0,44%,
  • nel nono anno dello 0,50%,
  • nel decimo anno dello 0,55%,
  • nell’undicesimo anno dello 0,59%,
  • nel 12° anno dello 0,62%,
  • nel 13° anno dello 0,73%,
  • nel quattordicesimo anno dello 0,89%,
  • nel quindicesimo anno dell1,03%,
  • nel sedicesimo anno dell’1,21%,
  • nel diciassettesimo anno dell’1,43%,
  • nel diciottesimo anno dell’1,73%,
  • nel diciannovesimo anno del 2,00% ed infine
  • nel ventesimo anno , il rendimento effettivo annuo lordo alla fine di ciascun periodo di possesso sarà dello 2,25%.

In merito alla loro durata, Poste Italiane ricorda che quelli ordinari emessi fino al giorno 27 dicembre 2000 della serie Z avranno una durata di trenta anni.

Quelli emessi dopo dalla serie A1 in poi dureranno venti anni. I primi, infine, matureranno interessi per i bimestri di anzianità (conclusi) fino al 31 dicembre dell’anno solare in cui scadrà il buono mentre gli altri non saranno più fruttiferi alla fine del ventesimo anno.

Leggete anche: Buoni fruttiferi indicizzati all’inflazione italiana: rendimento annuo a scadenza dello 0,10%.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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