C’è ancora confusione su che cosa si può comprare con la card del reddito di cittadinanza. Quel che è certo è che lo scopo è coprire i bisogni primari: prodotti alimentari, medicine, pagamento utenze e il pagamento della rata del mutuo o del canone di locazione (nel qual caso sono verosimilmente previsti bonus affitto o mutuo). Di contro gli unici acquisti espressamente vietati sono quelli inerenti al gioco d’azzardo e concorsi a premi in denaro. Questo sulla carta. Tuttavia è evidente che serviranno indicazioni più precise anche perché ci sono negozi che non sanno se accettare o meno i pagamenti con il reddito di cittadinanza.
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I negozi possono rifiutare i pagamenti con la carta del reddito di cittadinanza?
In particolare nel link di cui sopra vi avevamo raccontato la storia del cartello apposto all’ingresso di un negozio Euronics in cui si dichiarava che non era accettata la carta del reddito di cittadinanza.
Gli acquisti di elettronica con la card del reddito di cittadinanza sono vietati?
In merito agli acquisti di elettronica, l’Aires ha sollecitato linee guida più chiare. Potrebbero infatti essere inseriti alcuni elettrodomestici considerati di prima necessità. Se è vero, infatti, che il sussidio deve servire a restituire dignità, come non pensare, ad esempio, alla lavatrice in casa o al frigorifero? Perché non andrebbero considerati beni di prima necessità al pari del pagamento delle bollette? Al tempo stesso bisognerebbe controllare che ammettere i negozi di elettronica non significhi legittimare acquisti di smartphone o tablet. Il tutto sempre mantenendo la linea del rispetto della privacy dei beneficiari che non possono essere spiati in ogni movimento.
Davide Rossi, direttore dell’associazione dei rivenditori di elettronica, sollecita il governo: “si faccia presto. Comprendiamo le difficoltà e il fatto che il primo mese sia stato considerato ‘di rodaggio’ del sistema ma, in vista della erogazione della seconda mensilità, ogni ritardo nella definizione dei beni crea delusione negli aventi diritto, sconcerto nelle imprese e presta il fianco a fenomeni di abuso e malversazione delle risorse”.