Pensione anticipata con un mese di ritardo: quale spiegazione?

Perché la decorrenza della pensione anticipata è un mese dopo di quanto ci si aspetta? Vediamo la spiegazione.
5 anni fa
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Buongiorno,

Lavoro nel settore privato, compirò 62 anni il 25-07-2019 ed ho tutti i contributi certificati a partire dal 01-03-1977 senza interruzioni, quindi il 01-01-2020 raggiungo i 42 anni e 10 mesi. Con la finestra di 3 mesi, dovrei poter andare in pensione il 01-04-2020, però nel sito INPS la simulazione mi accredita come inizio del pensionamento il 01-05 2020. Come mai questa differenza di un mese? Secondo lei c’è un spiegazione?

La spiegazione c’è ed è anche abbastanza semplice.

Raggiungendo i requisiti di accesso nel corso del mese di gennaio, se non ci fosse la finestra di attesa di 3 mesi, la decorrenza della sua pensione sarebbe stata il 1 febbraio.

La decorrenza della pensione, infatti, è sempre dal primo giorno del mese successivo di quello di presentazione della domanda al raggiungimento dei requisiti.

Tralasciando questo conteggio alla finestra di attesa di 3 mesi, quindi, si arriverebbe al 1 aprile come attesa di 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti, ma la decorrenza della pensione sarà dal primo giorno del mese successivo e, quindi, dal 1 maggio (2 maggio essendo il 1 maggio festivo).

La differenza di un mese, quindi, non è dovuta a un’attesa di un mese in più ma semplicemente dal fatto che la decorrenza della pensione è sempre dal primo giorno del mese successivo da quello di presentazione della domanda o di raggiungimento del diritto. La pensione, infatti, non viene erogata in qualsiasi giorno del mese ma sempre il giorno 1 di ogni mese e il mese di gennaio non va contato quindi.

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