Chi giura di aver sentito dell’amico del cugino che ha preso mille euro, chi si lamenta deluso e indignato perché si aspettava 780 euro e invece si è visto riconoscere solo poche decine di euro. Il Reddito di Cittadinanza somiglia sempre più ad un concorso a premi in cui i più fortunati, o quelli che “si sanno muovere meglio” ottengono importi alti e gli altri si devono accontentare. E’ un clima alimentato in primo luogo dall’ignoranza, nell’accezione derivante dalla sua etimologia, ovvero quella di “non conoscere”.
Come calcolare l’importo del reddito di cittadinanza
Prima di tutto chiariamo che la base del sussidio non è 780 euro ma 500. Alla prima cifra potrebbe arrivare solamente chi ha diritto all’importo massimo del sussidio e, in più, paga un canone di locazione (bonus affitto fino a 280 euro). L’aiuto per il pagamento della rata del mutuo invece arriva ad un massimo di 150 euro.
Avere i requisiti per il reddito di cittadinanza peraltro non significa automaticamente ricevere 500 euro di sussidio: l’importo, come precisano le istruzioni Inps, viene calcolato al netto delle prestazioni già spettanti. In altre parole nel calcolo dell’importo del reddito di cittadinanza, ai fini del reddito, vengono considerati anche i sussidi che si percepiscono o altre entrate che fanno aumentare il reddito e diminuire, di conseguenza, la somma che spetta a titolo del nuovo beneficio.
Consulenze a pagamento per la domanda di reddito di cittadinanza: servono?
Proprio sulla scia delle polemiche sorte in seguito ai primi accrediti, e al movimento di rinuncia al reddito di cittadinanza, è sorto un “business” parallelo: quello delle consulenze a pagamento per la domanda di RdC. Non vogliamo dire che siano truffe perché è vero, se si tratta di agenzie serie, che offrono un servizio privato e che quindi legittimamente possano chiedere un corrispettivo. Quello che ci chiediamo però è: servono? Non bisogna pensare che ricorrere a consulenze sul reddito di cittadinanza a pagamento possa fare ottenere più facilmente il sussidio anche a chi non ne abbia bisogno o garantisca canali preferenziali nella verifica della domanda. Ecco, qui si cadrebbe nella disinformazione alla quale abbiamo accennato ad inizio articolo. Vale la pena ricordare in questa sede che i Caf offrono assistenza fiscale gratuita, anche per le pratiche del RdC. Chiedere servizi a pagamento, quindi, è una scelta ma non deve far pensare che si avrà diritto in automatico a 780 euro di sussidio al mese. Chi non ha i requisiti per il reddito di cittadinanza non lo prenderà in ogni caso.