Il mutuo è un contratto mediante il quale una parte che viene definita “mutuante” consegna all’altra detta “mutuataria” del denaro in prestito o un bene fungibile che quest’ultima si obbliga a restituire entro un determinato periodo. Ecco allora le quattro tipologie di mutuo esistenti, il parametro di riferimento e lo spread.
Mutuo: ecco la differenza tra mutuo fisso e variabile
Esistono quattro tipologie di mutuo: c’è quello a tasso fisso, a tasso variabile, a tasso misto e a tasso doppio.
Il mutuo variabile, invece, come si evince dal nome è quello in cui il tasso di interesse può cambiare rispetto a quello iniziale a seguito delle oscillazioni del parametro di riferimento. Se i tassi vengono rialzati ovviamente l’impatto è maggiore sui mutui a lunga durata. Tale tipologia di mutuo è consigliata per chi desidera un tasso sempre in linea con l’andamento del mercato e per cui, ovviamente, potrà sostenere eventuali aumenti.
Mutuo a tasso misto e doppio: le info
Il mutuo a tasso misto è quello in cui il tasso di interesse può passare dal variabile al fisso o viceversa ed inoltre la scadenza è fissa o a particolari condizioni enunciate nel contratto che si stipulerà. Ovviamente si dovranno considerare, qualora lo si voglia richiedere, sia i vantaggi che gli svantaggi di esso.
Il mutuo a tasso doppio, invece, è quello che si divide in due parti. C’è quella col tasso fisso e quella col tasso variabile per cui si equilibrano in questo modo svantaggi e vantaggi di ognuno.
Spread e parametro di riferimento
Il tasso di interesse di ogni tipologia di mutuo viene determinato in base ad un parametro di riferimento fissato sul mercato finanziario e monetario. Ovviamente, colui che eroga il prestito vi aggiunge una maggiorazione che viene detta spread che quindi è la differenza tra il tasso che veramente si applica e il parametro di riferimento. L’Eurirs solitamente è il parametro a cui fa riferimento il tasso fisso mentre l’Euribor o il tasso ufficiale della Banca è quello a cui fa riferimento il tasso variabile.
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