Per le famiglie con disabili di cui alla legge 104/92 il muto casa per l’acquisto dell’abitazione principale costa meno. Grazie a una convenzione stipulata da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e l’Associazione Bancaria Italiana (Abi), gli aventi diritto possono richiedere prestiti e mutui fino a un importo massimo di 350 mila euro. La somma è erogabile attingendo a uno specifico fondo, detto “Plafond Casa”, costituito nel 2013 da Cdp e le banche aderenti il cui ammontare è definito di anno in anno.
Muto agevolato per l’acquisto della casa
Al Plafond Casa possono accedere gli aventi diritto per l’acquisto della prima casa chiedendo alla banca convenzionata l’erogazione di un mutuo a tasso agevolato. In particolare, i nuclei familiari che hanno un disabile a carico potranno accedervi presentando alla banca apposita documentazione comprovante il possesso dei requisiti previsti dalla legge 104/92. Il mutuo sarà quindi erogato a tasso fisso o variabile con tasso d’interesse agevolato, per una durata che può arrivare fino a 30 anni e per un importo massimo di 250 mila euro. E questo nonostante i tassi d’interesse sui mutui offerti dal mercato siano già molto bassi in questo momento.
Prestito agevolato per ristrutturazione edilizia
Con le stesse modalità, gli aventi diritto posso accedere anche a prestiti agevolati per ristrutturazioni edilizie attingendo al Plafond Casa. A tal fine basta rivolgersi allo sportello della banca convenzionata presentando la certificazione Inps che attesta il diritto ad usufruire delle agevolazioni previste dalla legge 104/92. La somma massima erogabile per interventi di ristrutturazione edilizia è pari a 100 mila euro e può essere abbinata anche all’acquisto dell’immobile ad uso abitativo fino a un massimo di 350 mila euro. Il prestito sarà concesso a tassi agevolati per una durata massima di 10 anni.
Come richiedere le agevolazioni, requisiti
Per ottenere le agevolazioni sul mutuo ipotecario e/o sul prestito per ristrutturazione è necessario presentare apposita domanda su modulo fornito dalla banca, insieme al verbale della legge 104/92 rilasciato dall’Inps e alla certificazione sullo stato di famiglia.