Familiari a carico: l’ordine da rispettare per usufruire delle detrazioni

Le detrazioni d’imposta per familiari a carico seguono un ordine gerarchico preciso. Ecco cosa dice l’Agenzia delle Entrate e quali sono i limiti di reddito
5 anni fa
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La detrazione d’imposta per familiari a carico è una delle voci più indicate in fase di dichiarazione dei redditi dai contribuenti. Dal coniuge ai figli e altri familiari, i carichi di famiglia costituiscono una delle voci più vecchie di detraibilità fiscale che col tempo hanno subito poche modifiche da parte del legislatore, ma che è bene considerare con attenzione per non incorrere in errori in fase di compilazione del modello di dichiarazione dei redditi.

Quali sono i familiari a carico

I familiari a carico per i quali spettano le detrazioni fiscali sono indicati nell’art.

12 del Tuir e riguardano:

  • il coniuge, non legalmente separato;
  • i figli naturali, adottivi, affidato o affiliati;
  • altri familiari di cui all’art.433 del c.c. e cioè:
    • il coniuge legalmente ed effettivamente separato;
    • i discendenti dei figli;
    • i genitori, anche adottivi, ed ascendenti prossimi anche naturali;
    • i generi e le nuore;
    • il suocero e la suocera;
    • i fratelli e le sorelle, anche se unilaterali.

Tutti i familiari possono essere messi a carico seguendo un ordine gerarchico e prioritario stabilito. Allo scopo l’Agenzia delle Entrate (circolare n. 17/E/2015) ha chiarito che la detrazione spetta al contribuente per il quale il familiare a carico è, nell’ordine, coniuge, figlio e altro familiare. In particolare è stato stabilito che le detrazioni per “altri familiari”spettano solo se a) il contribuente sostenga economicamente il familiare a carico e che b) il contribuente abbia un reddito più elevato di quello per i quali i familiari a carico siano coniuge o figlio.

Limiti di reddito

Requisito fondamentale da rispettare per mettere un familiare a carico e beneficare delle detrazioni è quello reddituale. Il familiare non deve infatti superare i 2.840,51 euro all’anno (valore che si innalza a 4.000 euro nel 2019). Non concorrono a formare la base reddituale i redditi esenti da imposta (la pensione sociale), i redditi soggetti a tassazione separata e i redditi soggetti a ritenuta alla fonte.

Pertanto, il contribuente non potrà beneficiare delle detrazioni familiari del familiare qualora il reddito di quest’ultimo venga superato nell’anno fiscale di competenza.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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