Ombrellone e lettino si possono pagare con il reddito di cittadinanza?

Su Facebook un utente chiede se può pagare lettino e ombrellone giornalieri con il reddito di cittadinanza: scoppia la polemica.
5 anni fa
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Parliamo ancora di mare e reddito di cittadinanza. Dopo la recente polemica sulla presunta crisi dei lavori stagionali, che nessuno vuole più fare perché tanto “c’è il reddito di cittadinanza” (sulla credibilità di questa presunta “emergenza” ti invitiamo anche a leggere l’articolo che trovi a questo link), ora spunta un altro post che fa discutere.

In una delle pagine Facebook in cui i beneficiari del reddito di cittadinanza mettono a confronto i loro dubbi, un utente chiede se è possibile utilizzare l’importo del reddito di cittadinanza per pagare lettino e ombrellone in un lido a pagamento.

I commenti si susseguono, spesso con evidenti errori grammaticali che fanno pensare ad un account fake e ad una bufala creata ad arte (se così fosse l’idea potrebbe essere anche venuta leggendo del nuovo bonus per le neo mamme che permette di avere lettino  e ombrellone gratis per l’estate 2019). Ma potrebbe anche essere tutto vero.

Si può usare il reddito di cittadinanza per andare al mare e pagare lettino e ombrellone?

L’elenco delle spese ammesse con il reddito di cittadinanza si focalizza su generi alimentari, farmaci e pagamento utenze domestiche. Questo fa ben comprendere che il sussidio serve ad assolvere ad alcune priorità della vita di tutti i giorni. Lettino e ombrellone non sono di certo definibili come “spese immorali”. Tuttavia, non sono neanche considerabili come spese di prima necessità quotidiana. Ben si comprende quindi la reazione degli utenti che, a volte in modo sgrammaticato, sottolineano come il reddito di cittadinanza, aldilà dell’importo riconosciuto, debba andare a chi ne ha veramente bisogno e non certo per questo tipo di spese (anche perché la possibilità di andare al mare gratis esiste semplicemente usufruendo dei servizi delle spiagge libere). Se la domanda fosse seria tuttavia, c’è anche da considerare che alcune spese vanno considerate con una certa flessibilità.

Il ragionamento è quello fatto per i giocattoli: sarebbe impensabile autorizzare la spesa del reddito di cittadinanza per una vacanza di lusso (e del resto siamo ben lontani come budget) ma una giornata al mare non dovrebbe essere un lusso neppure per le famiglie in difficoltà economica e non tutti possono usufruire delle spiagge libere in modo comodo e agevole (pensiamo ai disabili che hanno diritto al reddito di cittadinanza).

 

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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