Mutuo: ecco i 3 parametri distintivi

Il mutuo è un contratto nel quale figurano due soggetti: il mutuante ed il mutuatario. Ecco allora i tre paramenti di riferimento del mutuo come comunica l'Osservatorio Mutuionline.it.
5 anni fa
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Il mutuo è un contratto nel quale figurano due soggetti. Da una parte troviamo il mutuante ovvero colui che eroga il denaro o un bene e dell’altra c’è il mutuatario ovvero colui che si impegna a restituire la somma percepita. Detto ciò, ecco i tre paramenti di riferimento del mutuo come comunica anche l’Osservatorio Mutuionline.it.

Il primo parametro distintivo del mutuo

I mutui si possono suddividere in macrocategorie e questo a seconda del tasso di interesse che viene applicato, la durata, la modalità di rimborso nonché la finalità.

Il primo parametro distintivo di esso è la finalità. Cosa significa ciò? Ebbene il perché viene richiesto il finanziamento che di solito è per l’acquisto della prima casa. Il mutuo, infatti, consente di accedere ad alcune agevolazioni e facilitazioni di natura fiscale. Le altre finalità del mutuo e quindi gli altri motivi per i quali si richiede il denaro sono il consolidamento dei debiti, la surroga, la ristrutturazione o anche la costruzione dell’immobile.

I parametri distintivi del mutuo

Il secondo parametro distintivo del mutuo è il tipo di tasso di interesse che viene indicato in  percentuale. I principali tassi ricordiamo sono il fisso ed il variabile. Il primo è l’indice legato all’Eurirs che rimane lo stesso per la durata del contratto di finanziamento mentre il secondo è legato all’Euribor o al tasso della BCE e varia a seconda degli scenari del mercato.

C’è poi il tasso misto che può essere modificato alla scadenza o alle condizioni inserite nel contratto o il capped rate che ha un tasso variabile (ha però un limite massimo già predeterminato). Infine tra i tassi di interesse c’è anche quello bilanciato che, come si evince dal nome, è costituito da tasso variabile e fisso a seconda del peso che si vuole dare ad esso.

Il terzo parametro

L’ultimo parametro distintivo del mutuo è la sua durata. Esso può essere infatti di cinque, dieci, quindici, venti, venticinque o trent’anni.

Solitamente non si va oltre tale numero. Le modalità di rimborso del finanziamento poi possono essere di vari tipi. Abbiamo quello con una durata e delle rate costanti, quello con rate variabili e durata costante ed infine quello con rata costante e durata variabile.

Come comunica l’Osservatorio Mutuionline.it, infine, quando si chiede un mutuo immobiliare, esso copre fino all’80% del valore dell’immobile. LTV, infine, è il parametro di riferimento che indica il rapporto tra l’importo richiesto o concesso e il valore del bene che colui che stipula il mutuo mette a disposizione. Mediante tale parametro è possibile capire il tipo di rischio in quanto più soldi si chiedono, più alto è il rischio per colui che lo concede.

Leggete anche: Come richiedere un mutuo: ecco tutti i passaggi, la guida di WeBank.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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