Reddito di Cittadinanza a divorziati: si può usare per pagare il mantenimento ad ex moglie e figli?

Non ha i soldi per pagare il mantenimento ai figli: cede alla ex moglie la card del reddito di cittadinanza. I giudici danno l'ok all'accordo.
5 anni fa
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Tra le spese che si possono sostenere con il reddito di cittadinanza rientra anche il versamento dell’assegno di mantenimento ad ex moglie o figli. A confermarlo è stato nei giorni scorsi il tribunale di Nuoro, con sentenza numero 382/2019 del 19 giugno 2019. Il giudice ha ritenuto legittimo l’accordo tra i due ex coniugi volto a sostituire gli alimenti con la card del Rdc. Il dispositivo potrebbe rappresentare un precedente storico importante in casi simili. Ma, non è da escludere, che potrebbe rappresentare anche il primo caso in cui i giudici autorizzano la cessione della card del reddito di cittadinanza da un titolare ad un suo familiare.

Pagare il mantenimento con il reddito di cittadinanza è possibile

Partiamo dal caso che è stato presentato dinanzi ai giudici del tribunale di Nuoro.

Ex marito avrebbe dovuto corrispondere il mantenimento per i tre figli avuti dalla donna con la quale aveva divorziato consensualmente. Lo stesso risultava beneficiario del reddito di cittadinanza. L’accordo tra i due ex coniugi prevedeva la possibilità di mettere a disposizione dei tre figli (rispettivamente di età 13, 16 e 19 anni) la card Rdc. Più nello specifico la card sarebbe attribuita alla madre, la quale avrebbe l’onere di utilizzare l’importo caricato per le spese di prima necessità dei figli, in primis alimenti e farmaci. Il tribunale di Nuoro ha omologato l’accordo tra i due.

La discussione riguardo al rapporto tra reddito di cittadinanza e dovere di mantenimento trova così una possibile spiegazione dopo dibattiti che ne valutavano la compatibilità.

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Il titolare della card del RdC può utilizzare il sussidio per i bisogni primari delle persone delle quali ha l’obbligo di prendersi cura, anche se non fa più parte dello stesso nucleo familiare. Ma, come anticipato sopra, c’è di più: la sentenza ammette il trasferimento della carta e anche in questo è un precedente importante.

Considerando, infatti, i limiti e le regole di utilizzo viene da chiedersi che cosa succederebbe se la donna ne trasgredisse qualcuna: il sussidio potrebbe essere revocato all’uomo o in questo caso sarebbe tenuta a rispondere lei degli errori?

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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