Aprire un conto corrente in Svizzera per una persona residente in Italia è lecito ed è anche più semplice che nel nostro Paese. La burocrazia è più snella e le spese di tenuta conto e commissioni bancarie sono di semplice lettura. Lo sanno bene i lavoratori frontalieri il cui datore di lavoro versa obbligatoriamente lo stipendio su banche svizzere per cui il lavoratore è tenuto ad aprire un conto corrente in loco per farsi accreditare lo stipendio.
Il conto corrente in Svizzera
La legge italiana obbliga però i residenti in Italia a dichiarare i beni detenuti all’estero, compresi i conti correnti e i depositi ad esso collegati.
La dichiarazione nel quadro RW
Il conto corrente svizzero aperto da un soggetto residente fiscalmente in Italia obbliga il contribuente alla compilazione dell’apposito quadro RW del modello Unico di dichiarazione dei redditi nel quale verranno indicate le somme detenute. Qualora la giacenza media annua superi i 5.000 euro, il contribuente dovrà versare l’imposta Ivafe di euro 34,50 a mezzo modello F24, come avviene per i conti correnti italiani soggetti a imposta di bollo. Diversamente il conto corrente svizzero sarà causa di sanzioni e di notevoli problematiche che possono portare anche a risvolti penali.
I controlli dell’Agenzia delle Entrate
Le banche svizzere, infatti, sono obbligate dalla legge elvetica a comunicare alle autorità fiscali interne i rapporti di conto corrente aperti a favore di non residenti che saranno resi noti al fisco del Paese di appartenenza.
Gli accordi per lo scambio di informazioni fra Italia e Svizzera
Stando ai recenti accordi raggiunti fra Italia e Svizzera, nell’ambito dello scambio di informazioni fiscali, le Autorità Italiane debbono, obbligatoriamente, essere informate dell’esistenza dei conti detenuti all’estero da parte dei residenti fiscali italiani la cui movimentazione durante l’anno abbia superato la consistenza media di 5.000 euro. L’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha predisposto uno standard globale per lo scambio automatico di informazioni tra paesi (Automatic Exchange Of Information – AEOI) fra i quali vi è anche la Svizzera. Lo standard OCSE, definito Common Reporting Standard (CRS), prevede lo scambio automatico annuale tra Autorità Fiscali di informazioni fornite dalle Istituzioni Finanziarie di ciascun Paese.