Il concetto di detrazione spese sanitarie è ampio ed eterogeneo: al suo interno rientrano diverse voci, alcune soggette alla richiesta di prescrizione medica per poter essere scaricate, altre no. Non solo farmaci (anche omeopatici), visite specialistiche e prestazioni chirurgiche o analisi ma anche l’acquisto o noleggio di dispositivi medici, assistenza infermieristica o riabilitativa o indagini radioscopiche. Il dubbio di molti contribuenti alle prese con le detrazioni sanitarie, riguarda la necessità di prescrizione medica.
La risposta è che dipende. Ad esempio le prestazioni specialistiche effettuate da psicologi, psicoterapeuti o infermieri professionali, possono essere portate in detrazione anche senza prescrizione medica mentre per altre voci di spesa è necessaria una documentazione che provi il collegamento tra la prestazione specifica e la patologia.
Ci sono, inoltre, regole specifiche per quanto riguarda l’acquisto o noleggio di dispositivi medici, tra i quali le protesi. In tali casi, infatti, lo scontrino o la fattura dovranno specificare il nome della persona che effettua la spesa. Per alcuni di questi dispositivi basta conservare la documentazione che prova che il prodotto acquistato abbia la sigla CE. Per altri occorre che il dispositivo riporti anche la conformità ad alcune direttive europee (la 93/42/CEE, la 90/385/CEE e la 98/79/CE).
Si possono portare in detrazione spese di assistenza specifica, come quelle corrisposte agli infermieri professionali.